“Nel corso di quest’ultimo anno si sono moltiplicate situazioni di disagio, è aumentata la disparità tra uomini e donne. Ed è per questo che annuncio, nella Giornata Internazionale per la Festa della Donna, di una strategia nazionale per la parità di genere. Elaborata dalla ministra Elena Bonetti e da personalità di spicco a cui rivolgo un caloroso ringraziamento”. C’era attesa oggi per il tanto annunciato videomessaggio del Premier Mario Draghi. L’attuale capo dell’esecutivo è apparso sul profilo ufficiale della Presidenza del Consiglio dei Ministri nel tardo pomeriggio. Draghi ha rimarcato ancora una volta come il suo Governo agirà molto in termini di lotta alla disparità di genere. Un tema che coinvolgerà sicuramente anche il calcio femminile e che ha già mostrato i primi segnali con l’approvazione della Riforma dello sport che introdurrà il professionismo.
“Abbiamo moltissimo da fare, specie nell’ambito familiare – continua il Primo Ministro – per portare il livello e la qualità della parità di genere alle medie europee. Occorre mobilitare le energie femminili in un non solo simbolico riconoscimento del talento delle donne. Esse sono essenziali per il futuro della nostra nazione. Sono necessarie riforme per consentire loro la partecipazione alla vita sociale, economica e istituzionale del paese. Ma i primi a dover cambiare siamo noi stessi nella nostra quotidianità”.
“Lo Stato e gli enti territoriali tuteleranno le famiglie con la prassi del congedo per maternità – un tema su cui le calciatrici hanno speso molte delle loro battaglie. Da qui l’assist di Draghi –. Sappiamo bene quanto sia dolorosa attualmente la condizione femminile. Sul femminicidio e sulle discriminazioni accolgo le proposte della Commissione parlamentare d’inchiesta. Tra le risorse stanziate all’interno del Recovery Plan molte saranno investite proprio per la parità di genere. Il Governo si assumerà tutti gli impegni a favore delle donne cercando di guadagnarsi la loro fiducia”, conclude il Presidente del Consiglio con un augurio a tutte le donne.