L’avventura di Jonatan Giráldez sulla panchina del Barcellona si conclude nel migliore dei modi. L’allenatore galiziano intraprenderà una nuova avventura nella NWSL con il Washington Spirit, come confermato a fine 2023, con il merito di aver plasmato un vittorioso ciclo con il club catalano.
Giráldez è stato l’assistente dell’ex allenatore del Barca Lluís Cortés nel 2021, anno della prima vittoria in Uefa Women’s Champions League contro il Chelsea a Göteborg e del primo triplete conquistato. Sotto la sua guida nei tre anni successivi, il Barcellona ha aggiunto ben 10 trofei in bacheca, di cui due Champions League consecutive dopo la bella vittoria di ieri a Bilbao.
Descritto dai suoi più stretti collaboratori come un perfezionista, un gran lavoratore e un ambizioso, Giráldez ha il merito di aver vendicato la sconfitta subita in finale due anni fa all’Allianz Stadium di Torino per 3-1 proprio contro la bestia nera Lione. “È uno dei giorni più felici della mia vita. Siamo stati chiari su come giocare con e senza palla, con possessi più netti e pochi errori in avvio. Negli ultimi minuti abbiamo sofferto, ma per vincere la finale bisogna soffrire. Spero che questa gioia duri a lungo, la notte sarà molto lunga e ce la godremo con la gente perché è indimenticabile” ha dichiarato con emozione l’allenatore dopo aver sollevato il trofeo al San Mamés grazie alle reti di Aitana Bonmatì e Alexia Putellas.
Ma chi è Jonatan Giráldez? Ripercorriamo insieme le tappe della sua carriera: nato a Vigo nel 1991, ha studiato Scienze Motorie tra Pontevedra e Barcellona e dopo aver lavorato presso la Federcalcio catalana è passato al FC Barcelona, come assistente di Lluís Cortés nelle categorie inferiori fino a raggiungere la prima squadra nel 2019. In due stagioni e mezzo da assistente, è stato l’artefice delle strategie della squadra e della sua crescita. Nell’estate del 2021, il galiziano ha raccolto l’eredità di Cortés migliorando l’identità vincente del Barcellona. Da allenatore ha realizzato il primo poker nella storia del Barca femminile e questa estate Giráldez saluterà il club con un triplete sotto il braccio: la F League, la Copa de la Reyna, la Champions League e, a dirla tutta, anche la Supercoppa spagnola.
“Quando ho annunciato che me ne sarei andato ho ricevuto molte critiche. C’erano cattive opinioni, dicevano che mi sarei perso, che avrei lavorato per due realtà e il livello qui sarebbe sceso” ha affermato Giráldez dopo il match vinto contro il Lione. Si è unito all’emozione proveniente dagli spalti del San Mamés e si è commosso davanti al pianto dei numerosi tifosi spagnoli accorsi a Bilbao: “Sono stati momenti di grande entusiasmo ed emozione. Quello che abbiamo vissuto è stato spettacolare, l’accoglienza allo stadio e l’atmosfera per 90 minuti sono state incredibili. I tifosi sono stati il 12° uomo in campo, vogliamo condividere questo premio con tutti, non solo la Champions League, a dirla tutta, ma i quattro titoli”. Il Washington Spirit della NWSL apre le porte a un genio.
Giráldez e le tre volte campionesse d’Europa sono state accolte oggi dalle massime autorità della Catalogna e della città di Barcellona per celebrare la Champions League in una festa nella quale si ricorderà anche il titolo del poker. Insieme al presidente Joan Laporta e ai membri del consiglio, hanno visitato Plaça Sant Jaume per partecipare alla cerimonia di omaggio che si terrà nel Palazzo della Generalitat della Catalogna alle 19:15 e successivamente nel Municipio della città. Il presidente del governo, Pedro Sánchez, da lontano non si è lasciato scappare nessun dettaglio: “La conclusione dorata di una stagione storica”.
Il calcio femminile internazionale ha un nuovo modello da seguire. A Giráldez va riconosciuto il merito di aver consacrato una generazione pioneristica di giocatrici, come confermano i risultati della Nazionale maggiore spagnola, e l’identità vincente del Barcellona che da sempre contraddistingue il club nell’ambito del calcio mondiale.