Come si legge dal Bilancio Integrato della Figc, presentato in Campidoglio, nel nostro Paese tra il 2008-2009 e il 2019-2020 le tesserate per la FIGC sono cresciute del 66,5 %, passando da 18.854 a 31.390.
Uno sviluppo accelerato anche dall’assunzione a partire dalla stagione 2018 2019 da parte della Federazione della titolarità dell’organizzazione delle competizioni di vertice.
Un percorso di crescita portato avanti dalla Divisione Calcio Femminile che ha permesso di realizzare un significativo miglioramento dei profili organizzativi, commerciali e mediatici dei campionati femminili di vertice (ad esempio l’audience televisiva della Serie A TIMVISION è aumentata del 25,4 % tra il 2018-2019 e il 2019 2020, prima dell’interruzione delle competizioni a causa dell’emergenza sanitaria), e che proseguirà ulteriormente in futuro, con l’introduzione del professionismo nella Serie A femminile a partire dal 2022-2023.
Questa crescita esponenziale del movimento femminile italiano è sicuramente dovuto alla evoluzione del sistema su larga scala Mondiale ma sopra tutto per i buoni risultati che la nostra Nazionale, prima, con i Mondiali di Francia e dei campionati dalla Serie C alla Serie A, senza dimenticare tutto l’indotto creato con le fasce dilettantistiche giovanili che credono fortemente in questo tesseramento.
Un “grazie” deve essere espresso a tutte le ragazze che scelgono questo sport, visto fino a ieri per soli maschi, e che credono e si dedicano con passione e costanza per le loro società e per lo sviluppo del Calcio Femminile in Italia.