Come ogni anno, il Time ha pubblicato l’attesissima classifica delle cento personalità più influenti del mondo. Accanto a figure del calibro di Xi Jinping, Volodymyr Zelens’kyj, Vladimir Putin e Joe Biden spiccano, nella categoria Titans, i nomi di Megan Rapinoe, Becky Sauerbrunn e Alex Morgan, stelle del calcio femminile statunitense e mondiale. Nell’anno del raggiungimento dell’Equal Pay negli States, le tre campionesse hanno contribuito attivamente ad una delle conquiste più importanti della società contemporanea, guadagnandosi meritatamente un posto nella storia.
La battaglia, condotta in prima persona dalla leader della lotta al gender gap e paladina dei diritti civili e delle donne, Megan Rapinoe, e dalle sue due compagne di nazionale, ha scosso l’intero paese, ispirando le atlete di tutto il mondo a seguire il loro esempio. Dopo aver ottenuto un risarcimento di 24 milioni di dollari dalla United States Soccer Federation destinato a ciascuna tesserata, infatti, la triade che ha fatto sognare milioni di tifosi e appassionati ha finalmente segnato il goal partita contro la disparità salariale di genere.
A poco più di una settimana da questa straordinaria vittoria, ci si augura però che quanto conquistato negli USA possa essere l’inizio di una rivoluzione globale che vada anche al di là del calcio e dello sport. Sarebbe infatti grandioso se l’impresa delle magnifiche tre portasse alla graduale abolizione del divario salariale in ogni ambito della società contemporanea, ponendo così le basi per un futuro decisamente più equo e meno discriminatorio. Per quanto uno scenario del genere sembri ancora un’utopia, la speranza che questo esempio possa ispirare un reale cambiamento dovrà sempre essere l’ultima a morire. D’altronde, come diceva un certo Nelson Mandela, “Sembra sempre impossibile, finché non viene fatto“.