Andrea Gotsch, calciatrice del Wiener Sport-Club, è la prima clarinettista donna dell’Orchestra Filarmonica di Vienna.
E’ nata a Bolzano, in Alto Adige nel 1994 e nella sua vita la musica ed il calcio ricoprono un ruolo importante come il suo essere l’ultimo argine della squadra di calcio femminile di Vienna.
Parallelamente alla carriera calcistica, quella musicale vede affermare Andrea Gotsch come una clarinettista di fama mondiale e compositrice a pieno titolo.
La calciatrice riassume il calcio come una sinfonia che non risuona mai uguale: “Fortunatamente non ci sono due partite uguali e sono possibili tutti i tipi di variazioni. Non potresti limitarlo a una sinfonia”. L’emozione di calcio, secondo la musicista, deriva dalla sensazione di equilibrio, in un secondo tutto può cambiare in una direzione o nell’altra.
Il paragone continua sotto il punto vista degli strumenti: “Quali strumenti? Il calcio implica sicuramente la potenza, quindi userei molti ottoni – anche strumenti a fiato. Forse potrebbero esserci anche alcuni passaggi virtuosistici per evidenziare il ritmo e l’agilità in una partita. Anche gli strumenti a percussione, per riflettere il ritmo del gioco. Mi piace l’idea”.
La calciatrice analizza come gli allenamenti con il club viennese l’hanno aiutata per la carriera musicale soprattutto per quanto riguarda la capacità polmonare che l’ha resa più forte ed le ha migliorato la respirazione: “Penso di aver appreso così tante abilità dal calcio che posso usare quando suono il clarinetto, come una buona consapevolezza, azioni e reazioni rapide e ritmo generale, agilità e anticipazione – tutte cose che mi aiutano nella mia musica”.
Diverso è l’approccio alla concentrazione nei due ambiti lavorativi: “Penso che a volte trovo più facile nel calcio che nella musica spegnere veramente e completamente e concentrarmi semplicemente sul momento a portata di mano: la partita, la palla, la squadra, l’avversario, noi e la nostra attività fisica. A volte ci riesco. Blocca tutti gli altri pensieri dalla mia mente e mi immergo completamente nella musica durante un concerto, ma generalmente mi siedo al mio posto e mi muovo a malapena. L’aria fresca e la capacità di liberarmi completamente [su un campo di calcio] mi fa molto bene. Da un lato è molto simile all’esperienza del concerto, ma dall’altra è totalmente l’opposto – da qualche parte posso davvero lasciarmi andare e rilassarmi”.
La particolarità di questo doppia carriera si basa tutta sull’equilibrio che Andrea Gotsch è riuscita a trovare, riuscendo a realizzare i suoi sogni: giocare a calcio a livelli nazionali ed ad essere la prima clarinettista donna dell’Orchestra Filarmonica di Vienna.
Credit Photo: Pagina Facebook Andrea Gotsch