Dopo una lunga esperienza in Serie A, prima con Brescia e Verona, poi due anni alla Roma; Federica Di Criscio riparte, dopo il brutto infortunio rimediato a gennaio e il recupero durante il Covid, dalla neopromossa Napoli Femminile che ha puntato su di lei.
Ma il centrale difensivo classe ‘93 non finirà mai di sorprenderci poiché a gennaio ha firmato per il trasferimento ad un Club in Norvegia all’Avaldsnes dove giocherà in “Toppserien”.
Federica è stata il primo innesto di questa stagione per i partenopei, ha fornito un contributo importante in campo, (8 presenze in campionato) come fuori e fino all’ultimo giorno della sua permanenza a Napoli è stata al fianco della squadra godendosi dalla tribuna il successo contro la Pink Bari. Adesso, ha voluto cogliere questa opportunità per diventare professionista ed il Napoli Femminile ha acconsentito alla sua richiesta.
Ma chi è questa ragazza di classe, che usa la testa e i piedi, per sognare nel mondo del pallone?
Atleta con una visione molto chiara dello sport, inizia a rincorrere il pallone da bambina: in un minuscolo paesino (Santa Maria Imbaro nella provincia di Chieti) dove si ritaglia uno spazio a centrocampo proprio con i suoi pari età ma di sesso, ovviamente, maschile. Tutti ne parlano, e la sua innata dote di gioco a calcio le aprono porte anno dopo anno.
Dopo un esordio in serie C, inizia il percorso delle selezioni per la nazionale giovanile, e molto presto arriva la convocazione in A2 con il Cervia. A soli 14 anni per Fede arriva lo scudetto in serie A e veste la maglia della Nazionale (Uefa Cup) ai Mondiali in Giappone.
Nel 2010, nonostante qualche problema di salute (la celiachia) che la mette in discussione per un breve periodo, inizia la sua avventura nella massima serie con il Verona; per proseguire con Brescia e Roma.
E dire che la mamma aveva qualche remora circa la possibilità che Federica riuscisse a proseguire in questo sport riservato ai soli uomini. Poi, grazie allo zio, si confida la calciatrice, che allenava la squadra dei più piccoli ha iniziato a giocare e non ha più smesso.
Come sempre per le ragazze che iniziano a praticare questo sport si è circondati da pregiudizi, sia da parte dei ragazzini maschi che dei genitori, e gli stessi in campo si interrogavano: “ma una ragazzina in campo sa giocare a pallone?”.
Ebbene la riposta, forse, ad oggi se la danno da soli. Chissà, mi viene da pensare se i genitori o gli stessi ragazzi che avranno certamente smesso di correre sul quadrato verde si ricordano di Federica ed oggi, forse, nutrono un senso di invidia per quella tenace ragazzina che si ritagliava uno spazio tutto suo in un mondo che la giudicava male?
Brava fede, corri senza remore, continua la tua carriera come la tua volontà ha voluto e cerca sempre di usare la testa oltre che le gambe e come sai ti porterà lontano.
Certo dovranno cambiare ancora molte cose nel nostro paese per parlare di “parità”, dando per certo il passo avanti fatto per arrivare al professionismo italiano, ma per Federica Di Criscio il tesseramento professionistico è arrivato in anticipo in Norvegia.
Siamo certi che Milena Bertolini la utilizzerà, del resto Di Criscio è stata già convocata nel settembre 2017 in sostituzione dell’infortunata Alice Tortelli ed in occasione delle prime due gare dei gironi eliminatori validi per la qualificazione al campionato mondiale 2019, senza, però, scendere in campo.
Successivamente è stata nuovamente convocata in Nazionale, anche questa volta in sostituzione dell’infortunata Valery Vigilucci e senza poi scendere in campo nelle due partite valide per le qualificazioni ai mondiali.
Adesso che la Nazionale Italiana è qualificata per i prossimi Mondiali in Inghilterra staremo a vedere se questa sua nuova esperienza estera le garantirà una maglia azzurra, noi tifiamo per lei, forza Federica.