Credit Photo: Francesco Passaretta- Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Cito volentieri la sintesi estrema del mio amico Massimo, tifoso delle ragazze bianconere fin
dal primo giorno. “E’ un anno così”. Basterebbe questa frase per chiudere la giornata e tornare a casa in silenzio, ma a noi piace farci del male e ne parliamo, altroché se ne parliamo.

Fuori dallo Stadio Pozzo subito dopo la fine della partita, davanti a quegli obbrobri di cemento che accolgono i tifosi all’ingresso 1, piccoli gruppi di supporters cercano di darsi ragione a vicenda per stemperare l’amarezza, la Fiorentina ha appena battuto la Juve 3 a 1 e si è qualificata meritatamente per la Finale di Coppa Italia. Dopo anni di sorrisi e di festeggiamenti tocca a noi questa volta raccogliere le briciole ed è perfino bello capire come si siano sentiti gli altri per molto tempo.

No, non ci era mai capitato di sentirci spersi e senza certezze, ma non certo inconsapevoli di quello che sarebbe prima o poi capitato. Non sparerò sulla Croce Rossa perché c’è chi già lo fa in Medio Oriente con mio sommo disgusto, ma qualcosa che va storto da troppo tempo purtroppo è evidente.

Si è risicato all’osso il centrocampo costringendo sul terreno di gioco sempre le stesse giocatrici, dando in prestito chi avrebbe sicuramente dato una mano e tenendo in rosa chi sospetto non sappia nemmeno di essere alla Juve. L’assetto troppo sbilanciato in avanti ha costretto alla doppia fase giocatrici che ora sono esauste e che in stagione non hanno potuto filtrare il gioco come avrebbero potuto costringendo la difesa ad un vero e proprio calvario. Con le tre reti Viola nell’ultimo incontro, la compagine bianconera è riuscita ad incassare il suo centesimo gol in 113 partite disputate nell’era post Guarino. Una follia.
In attacco abbiamo invece l’imbarazzo della scelta con mille milioni di attaccanti, ma l’imbarazzo negli schemi offensivi che non ho mai capito quali siano. A dire il vero come giochi la Juve non lo ha ancora capito nessuno e ciò mi consola visto che credevo di essere il solo a pensarlo.

Il nuovo allenatore (per forza di cose) non ha potuto e dovuto fare miracoli tattici con il pochissimo tempo avuto a disposizione prima dell’impegno contro le Viola (a proposito, ma quanto gioca bene e verticale la Fiorentina..), ma dal prossimo incontro dovrà per forza apporre delle modifiche, necessarie ed imprescindibili se si vuole pensare di far qualcosa di buono in queste ultime otto partite che ci separano dal rompete le righe.

Breaking News !!… Braghin parlerà in conferenza stampa a Vinovo giovedì pomeriggio…le sorprese non sono finite, rimanete sintonizzati…fino alla fine naturalmente.