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Stevenson ci mise tre giorni a scrivere il famoso romanzo, la Juve circa 70 minuti per riscrivere la partita, ma lo ritengo riduttivo circoscrivere la prova delle bianconere nei soli minuti finali dell’incontro.
La prova c’è stata e tutti i parametri di gara darebbero per straripante la manovra juventina se dall’altra parte non ci fosse stato l’abile mister De La Fuente a sparigliare il gioco bianconero con l’abnegazione collettiva di tutta la sua squadra nel bloccare ogni linea di passaggio, raddoppiando sistematicamente tutte le avversarie.

La Fiorentina si è mossa costantemente sul terreno di gioco nell’attesa della stoccata fatale ed anche grazie alla disposizione tattica iper offensiva della Juve è riuscita a colpire ben due volte nel primo tempo nel giro di pochi minuti con delle accelerazioni improvvise. Altri due gol che portano a 12 le reti subite contro le Viola in otto incontri con alla guida Joe Montemurro mentre, nelle 11 partite precedenti con al timone Rita Guarino, le reti subite erano state solo 5. In questo caso la smorfia di disappunto è quasi inevitabile…

Le nostre stelle, che non giudicherò mai negativamente, hanno però dato tutto, come sempre, alternando tachicardie (le mie), fatte di svarioni incomprensibili, a giocate fluide che portavano al tiro in porta in pochi tocchi. Conclusioni strane, a volte affrettate, altre ancora sfortunate per un rimbalzo poco più alto (si veda il tiro di Caruso sopra la traversa nel primo tempo). Torniamo al Nostro Dottor Jekyll ed alle sue puntuali trasformazioni in Montemurro quasi sempre verso il 70mo minuto di ogni partita: sarà un caso, una forza
oscura che impedisce al nostro Mister di cambiare giocatrici a volte in evidente difficoltà fisica e molte volte tattica? Chissà… Fatto sta che, nelle uniche due partite perse, i cambi avvennero al 60mo, molto prima della media. Beerensteyn è un chiodo fisso del nostro “Dottore” che nelle ultime 10 partite giocate dall’olandese, l’ha tolta solo in una occasione, al 66mo, nonostante, dati alla mano, diverse giocatrici sostituite stessero giocando meglio. Misteri.

Per il momento la nostra Skerryvore House di Biella resiste e porta a casa il suo primo pareggio della storia, il settimo complessivo in casa in Serie A ed il 13mo in casa in tutte le competizioni.

Il prossimo importante incontro ci dirà se le idee introdotte in campo in queste giornate sono state studiate apposta per arrivare a sfide cruciali perché, in realtà, sia Jekyll che Montemurro sanno bene, molto bene cosa fare. La “loro” misteriosa simbiosi potrà essere valutata solo al termine della stagione.  Fino alla fine.

DIEGO  FRANCHINO