Domani si scontreranno, per la decima giornata del campionato lombardo di Eccellenza, Pro Palazzolo e Polisportiva Erbusco, due squadre presenti nella provincia di Brescia che sono ai vertici della classifica: le palazzolesi guidano il torneo a punteggio pieno, mentre le erbuschesi si trovano al quinto posto con venti punti.
Nel derby bresciano, si affronteranno due sorelle che hanno una passione in comune, ossia il calcio: stiamo parlando di Camilla e Francesca Ronca, la prima attaccante classe ’99 e la seconda anch’essa attaccante nata nel 2002 che han deciso di indossare, rispettivamente, la maglia dell’Erbusco e del Palazzolo.
La nostra Redazione ha raggiunto Camilla e Francesca, con l’erbuschese che ha segnato nove gol, mentre la biancazzurra ha messo a referto due marcature, per risponderci ad alcune domande.
Camilla e Francesca, cosa significa per voi giocare a pallone?
CAMILLA: «Giocare a calcio è sempre stato, per me, un dono naturale, una passione che ho sentito mia sin dai primi passi. Fin dal principio, il campo è stato molto più che uno spazio di gioco: è diventato un rifugio, un luogo dove ogni pensiero svanisce e posso immergermi completamente nell’energia e nel ritmo della partita/allenamento. Quando gioco, mi sento libera di esprimere la mia essenza, fatta di istinto, intuizione e creatività. È come se ogni movimento, ogni tocco del pallone, raccontasse qualcosa di me e della mia personalità, trasformando questo sport in un linguaggio unico attraverso cui posso comunicare senza bisogno di parole».
FRANCESCA: «Io, rispetto a Camilla, ho iniziato molto dopo, ma mia sorella e mio fratello Ludovico mi hanno fatto appassionare a questo sport, Per me, il calcio significa tante cose, perché è un gioco di squadra e devi essere in grado di andare d’accordo anche con le persone con cui stai giocando, ma allo stesso tempo mi dà tranquillità e la libertà di giocare».
Com’è stato il vostro percorso calcistico sino a questo momento?
CAMILLA: «Se potessi rinascere in questi anni, per quanto riguarda il calcio, rinascerei volentieri per le possibilità che il calcio femminile ad oggi dà rispetto a quando sono nata io. Ho cominciato a giocare all’età di cinque anni nella squadra di Pompiano (paese nativo di Camilla e Francesca, ndr) con i maschi fino all’età di otto anni quando il Franciacorta mi chiamò. Ho fatto un periodo della mia vita a stare senza calcio dai dieci ai tredici anni per problemi di “ansia” e “attacchi di panico”, ricominciando poi nella squadra a sette del paese. Dopo un anno, arriva la chiamata della 3Team dove sono stata per quattro anni. Ho militato poi nel Brescia di Serie B un anno e gli ultimi tre anni al Lumezzane con la quale ho vinto il campionato di C».
FRANCESCA: «Ho iniziato a giocare coi maschi intorno ai dieci anni nel Gerolanuova (frazione di Pompiano, ndr) e ho giocato con loro fino a tredici anni, poi all’inizio delle superiori sono entrata nel femminile alla 3Team per quattro anni e successivamente sono approdata al Lumezzane, con cui ho vinto la Coppa Italia Eccellenza, mentre l’anno scorso ho giocato nel Montorfano Rovato».
Camilla tu hai scelto l’Erbusco, mentre tu Francesca hai deciso di andare alla Pro Palazzolo. Cosa vi ha portato ad accettare le proposte dei vostri rispettivi club?
CAMILLA: «L’Erbusco mi ha dato l’impressione di “umanità” che è un aspetto che, come persona, tengo molto a cuore. Luoghi famigliari che portano a fare il meglio di te non solo per te ma per la squadra».
FRANCESCA: «Sicuramente, ho sposato un progetto bellissimo, dove c’è una società ed un presidente a cui tengono molto e si vede in tutto per tutto, dalle piccole cose a quelle più grandi».
Come valutare la stagione delle vostre squadre di appartenenza sino a questo momento?
CAMILLA: «Sono convinta che la mia squadra meriti molto di più di dove è ad oggi. Ci sono le potenzialità e la possibilità di fare meglio. Consapevole del fatto che i punti che abbiamo perso per strada siano state disattenzioni che una squadra che vuole qualcosa in più non deve fare. Credo nel percorso a lungo termine, e proprio per questo posso affermare che c’è ancora tempo per fare bene. Tocca solo a noi».
FRANCESCA: «Mi trovo molto bene sia all’interno del gruppo che col mister. Certo, anche a livello individuale ci sono davvero tanti elementi forti, quindi anche negli allenamenti c’è sempre comunque la voglia, da parte di noi più piccole, di alzare l’asticella. Penso che faremo una bellissima stagione».
Qual è la partita che ti è piaciuta di più della vostra squadra fino ad ora?
CAMILLA: «Senza dubbio la partita con il Como: lì, ho sentito l’unione del gruppo e la fame che bisogna avere. Siamo state capaci di affrontare una bella squadra sapendo gestire la partita e avere le redini del gioco».
FRANCESCA: «La prima di campionato contro la Doverese, perché abbiamo affrontato subito una diretta avversaria per la vittoria finale».
Come se non bastasse, siete decisive anche in termini di gol…
CAMILLA: «Mi sto togliendo delle soddisfazioni: avevo bisogno anche di questo, del resto come ogni attaccante, fare gol è una delle sensazioni più appaganti. È come se tutto il lavoro, la concentrazione e l’impegno trovassero il loro momento perfetto. È un attimo in cui senti di aver dato un contributo concreto alla squadra, di aver lasciato un segno sulla partita».
FRANCESCA: «Il mio obiettivo è uno solo: quello di dare il mio contributo alla squadra».
Tra pochi giorni ci sarà Pro Palazzolo-Erbusco e sarà un derby molto importante anche in termini di ambizioni di classifica…
CAMILLA: «Il derby potrebbe rivelarsi determinante per le ambizioni di entrambe le squadre. Il risultato del match potrebbe influenzare la classifica, soprattutto per il fatto che entrambe siamo in corsa per obiettivi importanti. Ci si aspetta una gara combattuta, con entrambe le squadre che daranno il massimo per prevalere sull’altra».
FRANCESCA: «Ci stiamo preparando al meglio per questa partita sia a livello fisico che a livello tattico. Mi aspetto una partita bellissima e combattuta, ma allo stesso tempo non sarà facile da nessuna delle due parti, in ogni caso cercheremo di metterle in difficoltà e di portare a casa la gara».
Per voi due, questa sfida non sarà come tutte le altre, dato che sul campo vi affronterete a vicenda…
CAMILLA: «Affrontare mia sorella in campo è davvero speciale, anche se devo ammettere che il mio desiderio più grande sarebbe poter giocare insieme a lei, fianco a fianco. Siamo cresciute condividendo questa passione, supportandoci e imparando l’una dall’altra, ed è strano pensare che, per questa volta saremo rivali. È una sfida che affronteremo con la massima determinazione, ma con il rispetto e l’affetto di sempre. So che darà tutto per la sua squadra, così come farò io per la mia, e anche se saremo avversarie, sarà un’esperienza unica che ci farà crescere».
FRANCESCA: «Sia per me che per Camilla sarà un’emozione perché negli ultimi anni avevamo giocato insieme, ma non l’ho mai affrontata da avversaria: ci sarà di ansia però, ma penso che ci divertiremo tutte e due».
Che idea vi siete fatte sul campionato di Eccellenza dopo questa prima parte di stagione?
CAMILLA: «Dopo questa prima parte di campionato, l’Eccellenza si sta rivelando una sfida avvincente e competitiva. Ogni partita è una battaglia, e abbiamo capito che non ci sono mai risultati scontati: ogni squadra ha qualità e motivazione per mettere in difficoltà l’avversario. Questa esperienza ci sta insegnando quanto siano fondamentali la costanza e la concentrazione, oltre alla capacità di adattarsi a diversi stili di gioco. Ci rendiamo conto che, per ottenere risultati importanti, sarà necessario crescere insieme come gruppo, rimanere unite e continuare a lavorare con umiltà e determinazione».
FRANCESCA: «Secondo me, è un bel campionato, dove c’è sempre purtroppo quel divario tra le prime e il resto del gruppo, questo non significa però sottovalutare le altre squadre».
Qual è la squadra di Eccellenza Lombardia che vi ha colpito più di tutte?
CAMILLA: «Fino ad ora per le squadre che abbiamo affrontato posso dire che il Como è la squadra che mi ha colpito di più, in termini di individualità e del bel gioco di squadra».
FRANCESCA: «Per me la Riozzese, perché avendola affrontata domenica scorsa (finita 7-2 per il Palazzolo, ndr) non merita l’ultimo posto della classifica, visto che ci ha tenuto testa per buona parte della partita».
Parliamo un po’ di voi fuori dal campo. Com’è la vostra vita extracalcistica?
CAMILLA: «La mia vita extracalcistica mi vede impegnata durante il giorno al lavoro in cucina in una scuola. Durante alcuni pomeriggi della settimana mi occupo di corsi di calcio con bambini dai cinque ai dieci anni. Inoltre, frequento l’università di Scienze Motorie».
FRANCESCA: «Fuori dal calcio sono una ragazza tranquilla che ha il suo gruppo di amici. Lavoro nel bar della Scuola Andreana di Orzinuovi e, allo stesso tempo, sto facendo il terzo anno all’università in Scienze Motorie».
Quali sono i sogni che vorreste ancora centrare?
CAMILLA: «Dal punto di vista personale sicuramente finire il percorso di studio per poter immettermi nell’insegnamento, mentre dal punto di vista calcistico mi sono tolta tante soddisfazioni e quello che voglio fare ora è fare questo che mi riesce bene divertendomi e aiutando le più giovani che stanno entrando adesso in questo mondo».
FRANCESCA: «Sicuramente, vorrei quest’anno vincere il campionato, mentre a livello vorrei laurearmi, fare la Magistrale e diventare insegnante di Motoria alle elementari. Poi mi piacerebbe tanto anche essere d’aiuto anche alle persone anziane».
Cosa vorreste dire alle vostre rispettive compagne in vista del derby Pro Palazzolo-Erbusco?
CAMILLA: «Alle mie compagne voglio dire di vivere questa partita con tutto l’entusiasmo e la determinazione che un derby come questo merita. È un’occasione speciale, una sfida che va oltre i tre punti in palio: è l’opportunità di dimostrare la nostra forza, la nostra unione e tutto l’impegno che mettiamo ogni giorno in campo. Restiamo concentrate, aiutiamoci l’una con l’altra e giochiamo con il cuore. Sarà una battaglia, ma insieme possiamo fare la differenza. Giochiamo con orgoglio, per noi stesse, per la squadra e per ogni momento passato a costruire quello che siamo oggi».
FRANCESCA: «Alle mie compagne vorrei dire di rimanere tutte unite, perché ci saranno dei momenti di difficoltà, ma dovremo essere una squadra e basta mettere in pratica quello che stiamo facendo sino ad ora».
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la Pro Palazzolo e la Polisportiva Erbusco, Camilla e Francesca Ronca per la disponibilità.