Nei giorni scorsi Antonio Cincotta si è concesso ai microfoni di ‘FirenzeViola.it’. Questo un estratto delle dichiarazioni rilasciate dall’ex tecnico della Sampdoria alla testata toscana:
SULLA SAMPDORIA
“Per me è stata un’esperienza fantastica dove sono cresciuto ed ho imparato a vivere in condizioni difficili provenienti dall’esterno del campo dove purtroppo non puoi far nulla. Ho abbracciato queste complicazioni facendole anche mie. Nonostante l’addio rimane per me un legame affettivo importante con tutti: società, calciatrici, ambiente”.
SUL FUTURO
“Le voci che mi vorrebbero nel nuovo Monza? Se anche Galliani volesse entrare nel calcio femminile sarebbe l’ennesimo step di crescita per il nostro mondo. So che diverse società sono interessate alla mia figura. Prenderò in considerazione un progetto serio. Non importa dove, basta che ci siano idee chiare e dirigenti seri e illuminati con i quali possiamo imparare e crescere a vicenda.
Un mio ritorno in panchina? Sono pronto! Tornerò presto ma non so ancora dove. Sceglierò con attenzione la mia prossima destinazione. In passato a Firenze ho lavorato e studiato ottenendo l’abilitazione come Direttore Sportivo a Coverciano, per cui sono pronto a coprire diverse funzioni come sempre ho fatto”.
SULLA NAZIONALE
“Allenare la Nazionale Femminile sarebbe una grossa responsabilità ma in questo momento le Azzurre vanno tifate più che chiacchierate. Hanno bisogno di un clima sereno e unito, e ognuno deve contribuire a ciò. Per me il presidente Gabriele Gravina è stato per il calcio femminile un visionario avendo siglato la più epocale delle riforme: il professionismo. A lui va la mia gratitudine; gli vanno riconosciuti tanti meriti. È riuscito a perfezionare il sentiero verso il professionismo preannunciato dal duo Mencucci-Vergine alla Fiorentina e portato avanti da Stefano Braghin alla Juventus e poi da tutti gli altri club. Recentemente ho seguito qualche allenamento delle nazionali giovanili femminili. Ho notato idee chiare e lungimiranza da parte del responsabile Enrico Sbardella. Per cui l’unica cosa che sicuramente accadrà è che tiferò come sempre per le Azzurre, particolarmente quelle che ho allenato negli anni”.