Photo Credit: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Nella società in cui siamo immersi, mostrare le proprie emozioni facendosi vedere commossi è considerato sintomo di debolezza, perché, come hanno sempre insegnato a scuola studiando l’epica classica, “un vero eroe non piange mai”: le lacrime rappresentano una mancanza di coraggio e di temperanza, e un vero eroe non può permettersele.

Nel post-partita dopo la vittoria per 2 a 0 contro l’Inter, Cristiana Girelli si è presentata in conferenza stampa con un sorriso radioso e gli occhi lucidi di commozione, la commozione spontanea, genuina, vera, di una persona che è appena arrivata dove molte altre hanno fallito, o dove non arriveranno mai: alle 200 presenze con la stessa squadra, in questo caso la Juventus Women.

Ancor prima di indossare la sua consueta maglia numero 10 e scendere in campo nell’undici titolare scelto da Mister Canzi, la calciatrice sapeva del peso che quella partita aveva per la classifica, per evitare che l’Inter arrivasse loro con il fiato sul collo in vista della fine della prima fase della Serie A.
Un’altra cosa di cui era a conoscenza era quella sera avrebbe “fatto 200” con la Juventus Women. Ricordandosi con l’amaro in bocca delle 100 presenze e dell’epilogo infelice che aveva avuto quella gara, Cristiana Girelli ha affrontato dal primo minuto il match contro l’Inter, mai “un’avversaria qualunque”, provando a sovvertire la sorte, e c’è riuscita: assist per Cantore andando a recuperare un pallone che sembrava irraggiungibile e di poca utilità per un’azione, gol che ha ipotecato il risultato, prestazione da incorniciare a tutto tondo, testa alla classifica delle marcatrici in Serie A con 10 reti, il numero che porta sulle spalle. Il mito è stato sfatato nel migliore dei modi.

Prima di lei, soltanto Arianna Caruso, Lisa Boattin e, proprio quest’anno, Barbara Bonansea sono riuscite a indossare 200 volte la maglia bianconera. Arrivata a Torino dal Brescia nel 2018, con la Juventus Women ha vinto tutto l’immaginabile: quattro Scudetti, tre Coppa Italia, quattro Supercoppa Italiana; con quello contro l’Inter, è arrivata a 128 gol in bianconero, e si classifica come la calciatrice più prolifica della squadra.

Cristiana Girelli è una leader dentro il campo quando dà indicazioni alle compagne e fa di tutto per trovare il gol e motivarle, è una leader fuori quando si batte per il calcio femminile, per farlo conoscere al mondo intero e per far arrivare anche alle più ottuse e ai più ottusi il messaggio che “anche le donne capiscono il calcio e sanno giocarci”, tanto da intervenire con Prime Video durante i match di Champions’ League maschile.

Di coraggio ne ha sempre avuto da vendere, Cristiana Girelli. Di temperanza, anche. La numero 10 bianconera sa di cosa parla, sa come parlarne, sa quanto e in quali occasioni parlare di calcio anche se, come ha già ripetuto spesso, è il campo a parlare per lei. Le vere eroine piangono, e non c’è niente di più bello di vedere che una persona tanto forte e determinata in campo al di fuori è un essere umano.

Complimenti a Cristiana Girelli per le 200 presenze in bianconero, per il suo cammino con la Juventus e per tutte le cose belle che riuscirà ancora fare!

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.