Riportiamo le parole pubblicate sul profilo Facebook di Carolina Morace circa l’emendamento alla Legge di Bilancio sul professionismo femminile presentato dai senatori Tommaso Nannicini e Susy Matrisciano in data 11 dicembre 2019.
“Tutto il mondo parla del riconoscimento come professioniste per le donne… Ecco il mio pensiero: sicuramente un passo importante ma non parliamo di professionismo che è un altra cosa. Bene che si è sentita l’esigenza di cambiare qualcosa a livello politico. Speravo nell’introduzione del tetto minimo salariale e di un consistente aumento del massimo salariale per permettere alle giocatrici internazionali più forti di venire a giocare in Italia. Il prodotto deve essere appetibile!“.
“Il professionismo sarà tale solo quando verrà cambiata la Legge 91/81… Il problema è trovare la sostenibilità … E’ per questo che il primo obiettivo del calcio femminile è presentare un prodotto “vendibile””
Ricordiamo a tutti i lettori che da quasi quarant’anni, in Italia, il concetto di professionismo nello sport è regolato dalla Legge 91/81 che spiega come risultino sportivi professionisti “gli atleti, gli allenatori, i direttori tecnico-sportivi e i preparatori atletici, che esercitano l’attività sportiva a titolo oneroso con carattere di continuità nell’ambito delle discipline regolamentate dal CONI e che conseguono la qualificazione dalle federazioni sportive nazionali, secondo le norme emanate dalle federazioni stesse, con l’osservanza delle direttive stabilite dal CONI per la distinzione dell’attività dilettantistica da quella professionistica“.
Credit Photo: Pagina Facebook Carolina Morace