Un giorno Alice arrivò ad un bivio sulla strada e vide lo Stregatto sull’albero.
– “Che strada devo prendere?” chiese.
– “Dove vuoi andare?”
– “Non lo so”, rispose Alice.
– “Allora, – disse lo Stregatto – non ha importanza che strada prendi”.
Alice nel paese delle meraviglie
Lewis Carroll
Primo e anche piu importante passo nel allenamento mentale è definire in maniera chiara e corretta i propri obiettivi.
Sapere COSA VOGLIO VERAMENTE fornisce all’atleta la motivazione e la ragione giusta per entrare in azione traciando una precisa direzione da seguire.
Come bisogna fare per fissare un buon obiettivo?
Nel definire gli obiettivi dovremmo ricordare che devono essere S.M.A.R.T.: questo è un acronimo che sintetizza il metodo descritto da Peter Drucker nel suo libro The Practice of Management (1954).
• SPECIFICO, quindi deve essere chiaro, e non vago.
• MISURABILE, ciò permette di capire se il risultato atteso è stato raggiunto o meno ed eventualmente, quanto si è lontani dalla meta.
• AMBIZIOSO,ma possibile da raggiungere altrimenti potrebbe rischiare di ridurre la motivazione, ma al tempo stesso deve essere stimolante.
• REALISTICO, deve essere sì stimolante, ma anche realisticamente raggiungibile date le risorse e i mezzi a disposizione.
• TEMPIFICATO, l’obiettivo deve essere basato sul tempo, cioè occorre determinare il periodo di tempo entro il quale l’obiettivo deve essere realizzato.
Un atleta senza obiettivi chiari è come una nave che naviga senza una destinazione, invece un obiettivo ben definito è coma la bussola che ci indica la destinazione giusta.