Terzo appuntamento con “A scuola di tecnica”, la rubrica che analizza i gesti calcistici nata dalla collaborazione con il maestro di tecnica Matteo Pierleoni. Oggi andremo a vedere gli arresti e le ripartenze.
FOCUS TECNICO
Sono gesti che possono essere fatti in qualsiasi momento e zona di campo, anche se sono maggiormente compiuti nelle fasce. Il movimento infatti tende ad avere una traiettoria sempre rettilinea e i giocatori che padroneggiano questo tipo guida sono soprattutto gli esterni, che vanno al cross o verso l’interno per calciare. Questi movimenti si possono concatenare tra loro servendosi delle diverse parti del piede (esterno, interno, tacco, suola, collo), e si compiono guidando la palla da un punto di partenza a uno di arrivo, dove arresto la sfera e poi riparto cercando di saltare l’avversario. Arresti e ripartenze sono movimenti principalmente impiegati nell’1vs1.
ALLENAMENTO
Si parte sempre dalla base, facendo gesti semplici come il tiro e spingo: fermata la palla con la suola, si tira leggermente indietro verso di sé per poi riaprire con il piede utilizzato per stopparla e si porta avanti con l’interno. Questo il metodo di allenamento del maestro di tecnica Matteo Pierleoni:
“Ragazzi e ragazze vengono preparati anticipatamente ad arresti e ripartenze con il trattamento palla: decido quali parti del piede far utilizzare loro, iniziamo con la sensibilità dell’interno, esterno e suola per poi utilizzare questi gesti tecnici in movimenti più complessi. Spesso si lavora su un corridoio dove viene creata una linea di mezzeria. A coppie o terne i giocatori guidano la palla, si arrestano sulla linea e poi ripartono portando la palla al compagno”. Una volta appresi bene i singoli gesti si può allenare il movimento aprendo il circuito, ricreando quindi la sfida davanti alla porta al termine di un percorso dove si effettua il gesto tecnico. “Oppure, se lo vogliamo portare in situazione, si può creare un 1vs1 senza contatto: i due avversari si troveranno di fronte, ci sarà una linea di mezzo che non potranno superare per potersi toccare e quindi fronte a fronte l’attaccante che porterà palla dovrà guidare la palla destra o sinistra oltrepassando una porticina formata da due coni. Il difensore, non potendo cercare il contatto, dovrà buttare giù il cono prima che palla entri in porta”.
CONSIGLI
Sono movimenti più complessi essendo una composizione di più gesti tra loro, ad esempio taglio interno più tocco esterno, oppure taglio esterno più porto via con l’interno dello stesso piede. È molto importante prendere dimestichezza con essi, poiché offrono efficaci soluzioni per poter saltare uno o più avversari. “Consiglio di trattarlo quando i ragazzi sono già abbastanza preparati. Con piccoli si fa più difficoltà, è meglio partire dalle cose più semplici, come fermare la palla con la suola e ripartire con l’interno, con il collo o mezzo collo esterno per la guida. Consiglierei anche e soprattutto di farlo da fermi perché possano apprendere meglio il gesto tecnico. Durante gli allenamenti è importante soffermarsi su questi analizzando il movimento all’interno delle diverse situazioni”. Arresti e ripartenze vanno costantemente allenati, a qualsiasi età, anche se ci sono giocatori e giocatrici, solitamente i brevilinei che sono molto veloci, che hanno questi movimenti innati, mentre chi è più lento usa forza e potenza per avanzare senza soffermarsi troppo sul gesto tecnico. “Visto che le ragazze tendono a sviluppare il gioco in verticale – ha continuato Matteo Pierleoni –, consiglio loro di lavorarci molto per essere più incisive nell’1vs1 visto che fornisce loro più materiale, più attrezzi per poter superare l’avversaria. È utile lavorarci anche come allenamento atletico per poi aumentarne l’utilità utilizzando la palla per creare situazioni di gioco”.
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Photo Credit: Matteo Pierleoni