Giulia Ferrandi diventerà mamma. A raccontarcelo è la stessa classe ’92 che, infatti, ci confida: “Si tratta di un’emozione stupenda. Quando con il mio compagno abbiamo appreso la notizia siamo saliti al settimo cielo. Dopo tanti sacrifici – continua Ferrandi- vedere il tuo corpo che cambia è una sensazione un po’ strana, non tutti i momenti che ho passato in questi mesi sono stati facilissimi. Sono comunque davvero felicissima”.
Ancora qualche settimana di lieta attesa poi Giulia Ferrandi sarà chiamata a maneggiare con sicurezza da veterana biberon e pannolini come fatto in questi anni con pallone e scarpette: “Quando vedrò mio figlio mi aspetto un’emozione unica. Mi auguro di essere all’altezza- sorride Giulia- voglio inculcare a mio figlio i valori che mi ha tramandato la mia famiglia, spero di veder crescere un bimbo vivace”.

Mamma Giulia però non abbandonerà definitivamente il calcio giocato, come ammette la stessa centrocampista bergamasca: “L’idea è quella di tornare a giocare. Spero che il parto vada bene così da poter ricominciare quanto prima a pensare al futuro. Ora inizio a sentire un po’ la mancanza dal campo, all’inizio invece il distacco non è stato particolarmente traumatico”.
La giocatrice, che ha vestito la casacca della Nazionale Under 17 e 19, per il suo futuro legato al calcio poi ricorda: “Avevo preso il patentino da allenatore Uefa B, due estati fa, completando il tutto quando ero alla Lazio. Non so se mi siederò mai in panchina ad allenare, mi stuzzica di più l’idea di poter fare il corso da direttore sportivo”.
Per la futura mamma, però, il calcio non resta l’unica passione da coltivare con affetto: “L’altro grande passione che ho è per radio e televisione- ci dice l’atleta lombarda- in questo tempo libero cercherò qualche nuova idea per condividere, magari, un podcast da presentare con una mia amica ex calciatrice”.

Per quanto riguarda i ricordi più belli legati ai manti erbosi l’ex Watford e West Ham non ha dubbi: “Dalla promozione con la Lazio a quella con il Pomigliano. Questa è quella alla quale forse sono più legata, eravamo una squadra partita senza grosse ambizioni e abbiamo fatto qualcosa di epico, con un gruppo veramente speciale. Era l’anno post Covid, con tante restrizioni, e abbiamo condiviso tanti bei momenti insieme”.
Sulla sua carriera, poi, l’ex di Brescia, San Gimignano e Fiorentina aggiunge: “Mi porto nel cuore anche le amicizie che restano, come quelle nate ai tempi di Lazio, Napoli e Pomigliano, i tanti successi e gli aneddoti in allenamento e situazioni extra campo che lasciano tanti sorrisi”.
Parla guardando al passato Giulia Ferrandi che ha iniziato a calciare i primi palloni con un idolo ben preciso: “Quando ho iniziato a giocare a calcio avevo 5 anni, sono cresciuta il mito di Alex Del Piero. Avevo un suo poster in stanza, è stato tutto per me e posso dire che ne ero proprio innamorata”.

Calcio femminile che in Italia negli ultimi anni è cambiato tanto rispetto agli inizi di Giulia Ferrandi che precisa: “Sono felice per le ragazze di oggi che possono dedicarsi al calcio giocando vicino casa. Ai miei inizi dal campo mi separavano 30 o 40 chilometri. Quando ho iniziato a giocare in Serie A ero tra Bergamo e Brescia e ci voleva anche un’ora, un’ora e mezza. È stato difficile, ora è fantastico sapere che una ragazza ha le stesse possibilità di un ragazzo“.
La chiusura di Ferrandi, che ha giocato anche nella Serie A di calcio a 5 e che ha vestito anche la casacca della Nazionale di futsal, è per le Azzurre guidate dal CT Soncin sulle quali ammette di avere piena fiducia: “Sono molto contenta dei risultati che sta ottenendo la Nazionale negli ultimi periodi. Reputo Soncin un tecnico molto valido, che sta tirando fuori veramente il meglio da ogni ragazza. Secondo me l’Italia può fare ottime cose all’Europeo, devono giocarsela senza paura ricordando che sono una squadra forte con un buon mix d’esperienza e giovani”.