Al di là dei rigori non dati, un’Italia molto più aggressiva, determinate e positiva di quella vista negli Europei di Londra del 2022. Sono d’accordo con la CT Bertolini: “un pareggio sarebbe stato sicuramente più giusto” anche a fronte delle statistiche che vedono l’Italia che ha provato a finalizzare una rete per 16 volte, confronto alle 6 del Belgio e che ha visto ben 7 tiri diretti in porta, contro i 4 delle fiamminghe.

Sperimentare nuovi assetti tattici, soprattutto in queste gare pre-mondiale, va bene, ma il costante cambiamento di assetto in difesa, non aiuta questa Nazionale. Probabilmente, con Linari a destra, invece che al centro e con il mantenimento del 4-3-3 in possesso e del 4-5-1 in difesa, avrebbe evitato al Belgio di passare in vantaggio. L’esordio di Catena, che fa quello che può ma trova dalla sua parte giocatrici esperte che riescono a tenerla a freno con falli tattici, è importante per quello che vorremo vedere ai mondiali: giocatrici giovani in grado di sorprendere ed energicamente tenere e far temere le avversarie. In attacco, un’Italia che confida in una solitaria Piemonte per tutto il primo tempo. Martina, ovviamente, fa quel che può ma non riesce a spaventare la difesa belga.

Dopo un primo tempo in cui la confusione della difesa ha fatto la differenza, ed il gol subito, Bertolini al 60’ rafforza l’attacco e inserisce Giacinti, Giuliano e Girelli che, portano creatività nella porta avversaria. Grande forma ed Intesa del duo romanista Giacinti-Giuliano, che con Girelli fanno entusiasmare il pubblico e danno nuovamente scariche elettriche ad una partita che sembrava non vedere l’Italia nell’ultimo terzo del campo. Manuela determinante nel creare opportunità e aumentare la presenza dell’Italia nella parte alta del campo e, a mio avviso, migliore in campo.

Resta il rammarico per una sconfitta ingiusta e tanto da rivedere in occasione della prossima partita che vedrà le azzurre confrontarsi con le temutissime padroni di casa.

In conclusione, un’Italia nuova, vivace, rispetto ai Mondiali e delle ultime due sconfitte: ha visto un gruppo determinato e con la grinta e l’entusiasmo che mancava da tempo. Un’Italia che dovrebbe puntare sullo spunto creativo delle attaccanti e mettere un po’ in ordine la difesa, rendendola compatta e provare a dire la sua in questa competizione.

Forza ragazze, è ora di reagire !

Natascia Bernardi
Appassionata di calcio femminile dagli anni 90, prima portiere, poi arbitro ed ora allenatrice con il patentino di UEFA B in via di lavorazione. È attualmente Head Coach per QPR U12 Girls e allenatrice della squadra femminile di un College. Ambasciatrice per Kick It Out - l'associazione inglese contro ogni forma di discriminazione, se non su un campo da calcio o sugli spalti di uno stadio, la si può incontrare in qualche caffè indipendente intenta a leggere una biografia calcistica o un libro di narrativa italiana. Adora ascoltare BBC radio 2 o musica anni 80 quando guida anche se preferisce podcast calcistici in autostrada. I suoi miti calcistici femminili sono: Carolina Morace e Mia Hamm. Ha vissuto un po' ovunque ma ora è di base a Londra.