Chi non muore si rivede, mai detto fu più azzeccato: l’ex presidente Figc Carlo Tavecchio (sì, quello di “Opti Poba e il mangia banane” e del “Io non ho nulla contro gli omosessuali, però teneteli lontani da me. Io sono normalissimo”) è pronto a tornare in campo.

A 77 anni il presidente della Federcalcio dall’11 agosto 2014 al 20 novembre 2017 (si dimise dopo il flop mondiale) punta dritto alla poltrona del Comitato Regionale Lombardia, la più importante e ambita e attualmente occupata da Giuseppe Baretti, pronto a ricandidarsi per il terzo mandato consecutivo. Da gennaio si vota e l’attuale numero del Cr Lombardia è anche a capo dell’Area Nord della Lnd.

Per Tavecchio sarebbe un ritorno a casa infatti la sua carriera dirigenziale è iniziata proprio da lì ma al momento l’accoglienza alla notizia della sua possibile candidatura ha suscitato più di una perplessità tra gli addetti ai lavori: c’è chi non dimentica i tanti scivoloni poco diplomatici a cui è andato incontro il ragioniere, chi parla di limiti di età raggiunti e chi, semplicemente, gradirette facce nuove alla guida del Comitato regionale.

Di parere diverso, a quanto pare, Tavecchio che ha rivelato di aver ricevuto numerose richieste e sollecitazioni da persone e società che gravitano in regione e di essersi preso del tempo valutarle. Nel frattempo l’ex numero uno federale ha anche lanciato una frecciatina all’attuale governance della Lega Nazionale Dilettanti parlando di assenza di un’alleanza strategica volta a potenziare l’intera realtà dilettantistica e di mancanza di condivisione di un progetto che abbia nel marketing una presenza utile e importante.

ILARIA CHECCHI

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