La Fiorentina tra poche ore giocherà la finale di Supercoppa Italiana contro la Roma. La partita ad esito secco, che si terrà allo Stadio Picco di La Spezia con calcio d’inizio alle ore 15:30, è molto sentita da entrambe le squadre che mirano alla conquista del primo trofeo della stagione.
Si è parlato anche di questo nella conferenza stampa pre partita di Alice Tortelli, difensore classe 1998 e capitano Viola, che, intervista dalla FIGC, ha espresso con le sue parole tutta l’intenzione della squadra di dare il massimo per vincere, ben consapevole dell’importanza della gara odierna. I pronostici danno la Roma favorita, visti match pregressi tra le due compagini, ma in realtà in barba alla scaramanzia essendo la Supercoppa una partita a sé, è difficile prevederne l’esito. “Penso che le finali siano sempre partite a sé quindi non penso che ci sia una favorita. Entrambe avremo delle motivazioni molto forti: ovviamente io parlo per noi, per la mia squadra. Saremo cariche, amareggiate e deluse per aver perso la finale di Coppa Italia ai rigori che forse nemmeno meritavamo di perdere. La motivazione, dunque, sarà a mille per portare di nuovo un trofeo a Firenze. Sono passati tanti anni e la voglia di tornare a vincere è sempre più forte. Dopo sette anni, questo ricordo ci incita a voler di nuovo provare quella sensazione: sapere che giocheremo in quello stesso stadio mi da un’emozione ancora più grande e mi carica”.
Come spesso viene sottolineato, la squadra di Firenze trova un gran punto di forza nell’unità del gruppo che è ben consapevole dell’obbiettivo da raggiungere. La Fiorentina potrà contare su una rosa al completo, con tanti punti di riferimento sia offensivi che difensivi. A loro, si aggiungeranno Cormark e Ballisager-Pedersen, arrivate come rinforzi nel mercato invernale. “Il gruppo è pronto, siamo unite e andiamo tutte nella stessa direzione. Sicuramente i due nuovi innesti (Cormark e Ballisager-Pedersen ndr) sono importanti anche per noi perché stanno portando esperienza. Arrivare e trovarsi davanti una partita del genere penso che faccia capire gli obbiettivi che ha la Fiorentina anche come club. Cerchiamo sempre di migliorarci e di portare nuovi innesti ed esperienza, quindi sono contenta anche per loro che hanno l’opportunità di giocare immediatamente per la conquista di un trofeo”.
L’adrenalina prima della finale è data anche dalla voglia di riscatto dopo una finale di Coppa Italia vinta dalla Roma ai rigori. La cocente delusione di maggio 2024 e la consapevolezza che la Roma sia una vera e propria corazzata deve spingere la Fiorentina a dare tutto ciò che può in campo prestando attenzione anche alle sfumature che in match ad esito secco possono determinare il risultato.
“Ce la portiamo sicuramente dietro. Penso che nessuno di noi si sia scordato come sia andata quella finale, quindi ritrovare la stessa squadra che ci ha strappato la vittoria all’ultimo deve essere lo stimolo in più per riprenderci ciò che non siamo riuscite a ottenere nella finale di Coppa Italia. Da calciatrice io mi rendo conto che davanti a noi c’è una coralità, la Roma è tutta forte. Si tratta di una squadra che è stata costruita anni fa e che sta continuando negli anni a inserire qualcosa, ma comunque la base solida del club è rimasta. Loro hanno tante individualità importanti, da difensore potrei dire che Haavi è una di quelle che soffrire di più perché è molto brava nei duelli offensivi”. In aggiunta a questo il difensore ha parlato anche del fondamentale fattore concentrazione: In queste partite secche penso sia fondamentale l’attenzione ai dettagli perché si tratta di gare che tendono a sbloccarsi con degli episodi quindi bisogna essere super concentrate su qualsiasi dettaglio, non togliere mai la gamba e tenere duro sino all’ultimo. Le finali possono durare 90 minuti, o come successo in Coppa Italia, il tempo di gioco si allunga a 120 quindi sino al triplice fischio dobbiamo mantenere ben chiaro quale sia il nostro scopo”.
Per la Fiorentina, nello specifico, vincere significherebbe portare una Coppa a Fiorenze dopo ben sette anni (era il 2018 quando le gigliate hanno vinto proprio la Supercoppa e, curiosamente, proprio al Picco di La Spezia). Oltre ciò si darebbe un valido contributo per la promozione del calcio femminile in città, facendo riavvicinare tutti i tifosi che scetticamente hanno abbandonato la squadra. “Firenze rispetto a Roma è una piccola città e io da fiorentina, sarei felicissima di far innamorare nuovamente tanti miei conterranei. Ricordo che anni fa i tifosi che ci seguivano erano di più, quindi sta anche a noi portare le persone a rinnamorarsi del calcio femminile e della nostra squadra. Portare a casa il trofeo significherebbe anche questo. Ringrazio la tifoseria che ci sta vicino e ci segue da sempre però mi preme (e vorrei) che grazie a questa finale tutti coloro che hanno smesso di supportarci tornassero. Ci meriteremmo di vincere per il gruppo che siamo, per la società che ha costruito tutto questo anche per noi (e sono in poche le squadre che possono avare tutto ciò), per Firenze e per i tifosi. Sono convinta e voglio che dimostriamo di meritarci la Coppa.”