Al Manuzzi sconfitta la Fiorentina per 2-0: apre Girelli e chiude i conti Staskova nel recupero. La presidente Ludovica Mantovani: “Un bellissimo evento. Grazie Cesena”
La Juventus arricchisce il suo palmarès e conquista l’unico trofeo italiano, al femminile, che le mancava: la Supercoppa TIMVISION.
In una calda e assolata domenica di fine ottobre, le ragazze di Rita Guarino fanno loro il primo alloro stagionale (2-0 il risultato finale contro la Fiorentina), che completa così la doppietta Campionato-Coppa Italia che aveva contraddistinto la scorsa stagione delle Bianconere. Una vittoria meritata contro l’avversaria che nell’ultimo anno aveva contesto alla Juventus, fino all’ultimo, entrambi i trofei, e che anche quest’anno sarà tra le antagoniste di prima fascia per il successo finale. Ma le Viola viste oggi al Dino Manuzzi sono apparse meno brillanti delle Bianconere, abili invece a sfruttare alcune disattenzioni della retroguardia toscana e a vendicare così la sconfitta dello scorso ottobre, in Supercoppa, proprio contro la Fiorentina a La Spezia.
I commenti. “È il primo trofeo a cui presenzio da presidente della Divisione Calcio Femminile – ha sottolineato emozionata Ludovica Mantovani – e sono molto soddisfatta di come si sia svolta questa giornata, e di come la città di Cesena si sia impegnata a fondo per ospitare un evento di questa caratura. Ci sono state tante emozioni in questa sfida, che ha vissuto sui binari dell’equilibrio fino al secondo gol, avvenuto nei minuti finali di gioco. Il pubblico ha potuto godere di una bellissima atmosfera e finire questa domenica con il ‘terzo tempo’, in cui le giocatrici di Fiorentina e Juventus hanno potuto mangiare insieme e parlare al termine della gara, è davvero l’epilogo migliore per questa Supercoppa TIIMVISION”.
“Le finali – ha commentato a fine partita il tecnico della Juventus, Rita Guarino – sono sempre equilibrate. Oggi abbiamo affrontato una squadra forte come la Fiorentina. L’unica pecca forse è il non aver trovato prima il gol del 2-0: ma oggi sono molto soddisfatta del risultato e della prestazione offerta dalle ragazze”.
“Le assenze – ha evidenziato, con un pizzico di rammarico, l’allenatore delle Viola Antonio Cincotta – hanno pesato, perché non abbiamo potuto effettuare le scelte che avremmo voluto. Nella ripresa siamo cresciuti, ma rimane il dispiacere per non essere riusciti a trovare la via del gol”.
La partita. La Fiorentina di inizio gara è imprecisa anche negli appoggi più semplici e fatica a proporsi sugli esterni, in un 5-3-2 in cui Vigilucci e Guagni inizialmente sono piuttosto timide. Una disattenzione collettiva della retroguardia viola, apparsa troppo poco concentrata nella situazione, consente così a Girelli (12’) di ricevere l’assist di Galli e battere comodamente Ohrstrom a tu per tu con il portiere avversario.
Il gol sembra essere la scossa per dare una svolta alla gara della Fiorentina: con il passare dei minuti le ragazze di Cincotta prendono confidenza e Alia Guagni aumenta il proprio raggio d’azione, facendosi vedere con continuità sulla fascia sinistra. Al 27’ il direttore di gara, Pirriatore di Bologna, manda le due squadre a rinfrescarsi per un minuto sfruttando il cosiddetto ‘cooling break’. Il ‘time out’, dettato dall’insolito caldo cesenate di fine ottobre, permette a Rita Guarino di riorganizzare la disposizione della propria squadra, invertendo le fasce di competenza di Cernoia e Aluko; ed è proprio quest’ultima, dalla sinistra, a disegnare una perfetta parabola che Pedersen, di testa, (37’) manda di poco alto sopra la traversa.
Nella ripresa Cincotta prova a modificare qualcosa nel proprio assetto tattico, inserendo Mauro per Adami già dall’intervallo e, a inizio secondo tempo, De Vanna per Bonetti. Ma nonostante i cambi e un assetto più propositivo, è la Juve a creare i pericoli maggiori: prima (2’ st) Aluko manda di pochissimo a lato il proprio rasoterra a incrociare su sponda aerea di Girelli, quindi Rosucci (4’st) vede spengersi a fondo campo – per questione di centimetri – il proprio destro a girare.
La Fiorentina fatica a costruire occasioni degne di nota e paga la minore densità a centrocampo, subendo in un paio di circostanze alcune ripartenze pericolose delle ragazze di Guarino. L’unica azione veramente degna di nota delle Viola è un tirocross di Mauro (35’ st) su cui Giuliani si allunga quanto basta per mettere fuori giri De Vanna. E nel secondo dei cinque minuti di recupero, la neoentrata Staskova è fredda quanto basta per colpire nuovamente Ohrstrom: il suo diagonale angolato sul secondo palo fa mandare i titoli di coda sulla partita e la sua esultanza, richiamando il gesto celebrativo di Cristiano Ronaldo, manda in estasi i numerosi tifosi bianconeri accorsi a Cesena. Il capitano Sara Gama può ricevere dalle mani dell’amministratore delegato di TIMVISION, Andrea Fabiano, il trofeo e alzare al cielo di Cesena la Supercoppa TIMVISION.
Juventus-Fiorentina Women 2-0
JUVENTUS (4-3-3): Giuliani; Hyyrynen, Gama, Sembrant, Boattin; Rosucci (14’ st Souza Alves), Pedersen, Galli; Aluko (42’ st Staskova), Girelli, Cernoia (32’ st Caruso). A disp.: Bacic, Tasselli, Sikora, Panzeri, Bragonzi, Bellucci. All.: Guarino
FIORENTINA WOMEN (5-3-2): Ohrtstrom; Guagni, Agard, Jensen, Tortelli (24’ st Philtjens), Vigilucci; Adami (1’ st Mauro), Parisi, Breitner; Bonetti (8’ st De Vanna), Thogersen. A disp.: Fedele, Cordia, Mascarello, Ripamonti, Torres, Fusini. All.: Cincotta
ARBITRO: Pirriatore di Bologna. Assistenti: Landoni e Fiore. IV Ufficiale: Lovison
RETI: 12’ pt Girelli, 47’ st Staskova
NOTE – ammonite Parisi (37’ pt), Tortelli (41’ pt) e Agard (40’ st). Recupero: primo tempo 2’, secondo tempo 5’. Spettatori 2.500 circa
Credit Photo: FIGC