“Tutto Accade” e nulla accade per caso nello stadio Benito Stirpe di Frosinone, e non è solo il titolo della nuova Official Song della Divisione Calcio Femminile cantata dalla madrina dell’evento: Alessandra Amoruso, ma è ciò che Juventus e Milan, le due finaliste della SuperCoppa Italiana hanno espresso sul campo.
La Juventus schiera dal primo minuto il collaudato modulo 4-3-3 con Magnin tra i pali, Lundorf-Lenzini-Gama e Boattin in difesa, Rosucci-Pedersen e Caruso centrali, ed in attacco il tridente Bonansea-Girelli e Hurtig; riportando la formazione tipo che tatticamente recupera la sua rosa vincente di campionato.
Il Milan, invece, presenta un 3-4-2-1 con Giuliani a difendere la porta, Codina-Agard e Fusetti in linea dietro, Bergamaschi-Adami-Grimshaw e Cimini centrali, Thomas e Guagni avanzate ed unica punta centrale Piemonte; con la stessa formazione che ha permesso alle rosso-nere di battere la Roma.
La Juve gioca la sua quarta finale, mentre per il Milan è la prima volta che arriva fino alla fine in questo torneo ed anche per i due tecnici sia Joe Montemurro che Maurizio Ganz che avranno l’ occasione di mettere, vincendolo, nel loro palmares questo prestigioso trofeo.
Una finale spettacolare, con un nutrito pubblico presente sulle tribune, in una giornata che si presenta in una atmosfera unica. Partono grintose le ragazze in campo con scambi di fronte veloci, gran studio tattico, prima con Lindsey Thomas e poi con Arianna Caruso per testare i primi affondi in porta. Un Milan compattato, nonostante le partenze di fine anno, con la Juve che pressa e porta avanti la sfera con un ottimo giro palla ed una buona aggressione sulle avversarie.
Rossonere che colpiscono con Greta Adami, ma il suo tiro sfiora il palo alla destra di Pauline Peyraud; sul lato opposto e Lina Hurtig a provare di testa ma Laura Giuliani tra i pali neutralizza. Una finale molto ritmica, e bella a vedersi, dove le ventidue in campo non risparmiano fiato e buon gioco. Una prima mezz’ora di gioco che ha visto la buona pressione Juventina con i tiri di Barbara Bonansea e Cristiana Girelli a cercare di sbloccarla ed il Milan che gioca solamente sui contropiedi con Alia Guagni.
Nel finale del primo tempo il vantaggio del Milan, che giunge nel minuto di recupero, grazie al colpo di testa della scozzese Christy Louise Grimshaw che la sblocca, e a nulla poteva fare Pauline Peyraud, sul tiro calibrato della diavola rosso-nera.
Ripresa che riparte con Juve che mette pressione ed affonda versa la porta di Giuliani con Girelli, che non trova palla, sullo splendido cross in area piccola di Rosucci. Poco più tardi sulla pressione di Barbara Bonansea, tiro centrale, e con Bergamaschi che infila la sua porta per il pareggio bianco-nero. Una parità che riporta subito aggressività e trova la traversa piena da parte proprio di Valentina Bergamaschi.
Milan che resta in dieci per una ingenuità di Laia Codina, che dopo appena nove minuti lascia il terreno di gioco, per doppia ammonizione e cambia il modulo con l’ingresso di Longo al posto di Piemonte, mentre la juve concede spazio a Cernoia al posto di Hurtig.
Le ragazze di Montemurro si riversano tutte in avanti, in una gara vera, dove il risultato di parità non vuole sbloccarsi grazie anche ad un Milan chiuso tutto nella sua metà campo.
Le campionesse d’Italia giocano la carta Staskova e cercano di chiuderla ma Girelli si divora il vantaggio, di testa, a due passi da Giuliani.
Nel finale è ancora Cristiana Girelli a regalare al 88’ il vantaggio per la Juventus che porta il risultato sul 2 a 1.
Nei quattro minuti di recupero, la Juventus di maestria tiene palla, e per il Milan nonostante una buona gara è finita!.
La Juve vince la sua ennesima SuperCoppa Italiana per la gioia di Mister Montemurro e di tutto il pubblico bianco-nero.
Credit Photo: Andrea Amato