Si è tenuto lunedì, presso la sala Sebino dell’hotel Master a Brescia, il secondo dei quattro incontri programmati per la stagione sportiva corrente nell’ambito del Progetto di Informazione attuato dal Brescia Calcio Femminile in quanto Scuola Calcio Élite, dal titolo “Approccio al calcio femminile in una visione globale” con relatore Aldo Nicolini, allenatore della Prima Squadra del BCF.
Il tecnico biancoblu ha aperto l’incontro motivando la scelta dell’accezione “visione globale” in quanto il lavoro, oggi, si articola secondo “una visione comune in cui l’allenatore è la figura di riferimento ma lo staff ha lo stesso valore e insieme si condividono opinioni e idee“.
Nicolini ha posto l’attenzione sul fatto che il calcio non si differenzia in base a chi lo pratica e, infatti, principi regolatori e struttura di allenamento sono gli stessi. D’altronde, quest’ultima viene preparata in base a come si vuole che la squadra giochi durante le partite. Ciò che cambia è il contesto e l’allenatore deve essere in grado di capire chi sono le persone con cui lavora e modulare gli allenamenti di conseguenza, a prescindere che siano maschi o femmine, seguendo “un’elasticità che dobbiamo avere e che fa parte di una visione sistemica e globale“.
Il tecnico ha, poi, evidenziato alcuni aspetti che implicano un approccio diverso da parte dell’allenatore nella gestione di una squadra femminile rispetto a una maschile. Alcuni riconducibili alle caratteristiche fisiologiche (velocità di spostamento, forza), mentre altri riguardano dinamiche appartenenti, prevalentemente, al mondo femminile come, ad esempio, la gestione dell’errore.
“Le femmine lo accusano maggiormente rispetto ai maschi e l’allenatore deve tenere conto di questa dinamica“.
Altre questioni cruciali sono la comunicazione e la gestione del gruppo per le quali è fondamentale il concetto espresso in precedenza: capire il contesto in cui ci si trova proprio perché maschi e femmine reagiscono agli stimoli in modo diverso. Per spiegare meglio l’argomento, Nicolini ha fatto riferimento a Julio Velasco e a un suo discorso chiarificatore riguardo alla gestione di uno spogliatoio maschile e di uno femminile.
L’evento, a cui hanno preso parte numerosi tecnici, ha rappresentato l’occasione giusta per scambiarsi opinioni, idee e riflessioni riguardo all’approccio con calciatori e calciatrici e ha dato numerosi spunti su come strutturare al meglio alcune fasi di allenamento, a prescindere che la squadra sia femminile o maschile.
Il prossimo, nonché terzo, appuntamento del ciclo di incontri organizzati dal BCF in quanto Scuola Calcio Élite, è fissato per marzo e avrà come focus la tutela dei minori.