Credit Photo: Pedriali / LoSpallino.com

“Io volevo giocare punta, in porta ci sono finita un po’ per caso. Mi hanno detto: sei brava lì, perché dovresti cambiare?

Inizia così l’avventura tra i pali di Valeria Cazzioli, portiere spallina classe 2004, che è appena rientrata a Ferrara dalla Viareggio Women’s Cup dove ha difeso la porta della Rappresentativa Nazionale Under 20 LND fino alla finale del torneo.
Valeria può comunque sorridere perché, con l’approdo all’ultimo atto della prestigiosa kermesse internazionale, ha comunque raggiunto un record storico diventando l’unica calciatrice ad aver disputato tre finali del torneo con due squadre diverse (Milan nel 2022 e nel 2023, Rappresentativa Nazionale LND nel 2024), vantando anche un successo nella scorsa edizione.
La numero uno biancazzurra è adesso pronta a riaggregarsi alla squadra di mister Rossi in vista della sfida che vedrà l’Accademia SPAL Femminile scendere nuovamente in campo contro il Riccione, domenica 25 febbraio alle ore 14:30.
La finale è stata una partita complicata. Ovviamente sono dispiaciuta per il risultato finale, ma sono anche soddisfatta per la prestazione personale, perché penso di aver giocato un buon torneo. Faccio sempre molta autocritica, se non ti domandi come sia stata la tua prestazione non cresci mai.”

Gli inizi nel Fiammamonza, tra le cui fila ha militato per otto stagioni, poi il grande salto nel settore giovanile del Milan, dove ha collezionato diverse convocazioni in prima squadra e si è tolta la soddisfazione di giocare alcune amichevoli con le rossonere, pur senza mai esordire in gare ufficiali.
Di quella esperienza al Milan mi porto dietro la volontà di cercare sempre la vittoria: quando si passa da un club dilettantistico ad uno professionistico la differenza è notevole. La chiamata della SPAL è stata una chance che ho deciso di cogliere al volo e oggi sono felice. Non è facile sentirsi a casa, ma qui c’è un ambiente che mi fa lavorare in tranquillità: ho trovato una gestione del convitto e delle strutture in generale di alto livello per un Club di Serie C; inoltre, sento la fiducia dello staff tecnico ed è importante, perché stare bene sia fisicamente sia psicologicamente è fondamentale per uno sportivo.”

Iscritta alla facoltà di Design del prodotto industriale, le piace trascorrere il suo tempo libero facendo shopping e praticando altri sport tra cui l’arrampicata, il tennis e l’equitazione.
Sono una chiacchierona sia fuori che dentro il campo, dove è importante che dia indicazioni alle compagne. Ammetto, però, che la prima volta in cui ho cominciato a comunicare in campo è stata casuale: era la finale del Torneo di Viareggio 2023 vinta con il Milan e la cosa colpì molto il mio allenatore dell’epoca Corti, che mi fece i complimenti.
Il ruolo del portiere ho imparato ad apprezzarlo col tempo: hai più potere rispetto alle compagne perché puoi usare le mani ed è un vantaggio non da poco. Personalmente non sento la responsabilità di essere l’ultimo ostacolo prima del gol avversario, perché subire una rete significa non aver lavorato bene come squadra
.”

Archiviata la terza esperienza alla Viareggio Women’s Cup, Valeria si prepara adesso a tornare in biancazzurro per la parte finale della stagione che la vedrà protagonista con l’Accademia SPAL Femminile con l’obiettivo di raggiungere la salvezza in Serie C.
Sono determinata a raggiungere la salvezza insieme alle mie compagne. Credo che qualitativamente siamo superiori a diverse squadre con cui abbiamo giocato, dobbiamo essere un po’ più cattive sotto porta per conquistare i nostri obiettivi. Però fatemi giocare in maglia rossa, quella verde non mi sta bene per niente.”

Fonte: Sito ufficiale Spal SRL 

Federica Pistis
Sono nata in provincia di Cagliari il 29/08/1992. Mi sono laureata in scienze dell'educazione e della formazione primaria e ora frequento la magistrale di pedagogia presso l'Unimarconi di Roma. La mia passione per il calcio è nata quando ho iniziato a seguire questo sport perchè mio fratello è un grande tifoso del Milan e io cercavo un punto d'incontro con lui. Ho iniziato a guardare le partite, e a comprenderne i meccanismi poi è arrivato quello femminile che mi ha conquistata al punto da sentire un po' mie anche le loro imprese.