“Sono molto contenta di aver raggiunta la doppia cifra in termini di goal fatti. È stata sicuramente una grande soddisfazione ma sono anche convinta che si possa fare meglio. L’aspettativa iniziare era quella di fare bene e cercare di segnare più possibile in modo tale che io e la squadra potessimo raggiungere obiettivi importanti”. A parlare è Costanza Razzolini, attaccante dell’Arezzo Calcio Femminile protagonista di una stagione entusiasmante con la maglia amaranto. L’attaccante ex Ravenna, Firenze e Fiorentina ha realizzato, nel corso di quest’annata, ben venti reti, portando le sue compagne al secondo posto in attesa di un possibile ripescaggio per la serie cadetta. “L’obiettivo principale di inizio anno era quello di vincere il campionato e salire di categoria; La seconda piazza è un ottimo risultato anche se non è quello che ci aspettavamo”, ci dice nel corso della nostra chiacchierata.
Siete riuscite a tenere alto il ritmo nonostante la sospensione per Covid e le varie vicissitudini interne. Qual è stato il segreto di questa squadra?
Le difficoltà sono state tante nel corso della stagione e la pandemia sicuramente non ha aiutato. Dalla nostra parte abbiamo avuto tanta voglia di stare insieme e di lottare per il nostro obiettivo comune. Siamo un gruppo molto affiatato e lo abbiamo dimostrato.
La CR (Ceccarelli-Razzolini) è stata la coppia goal più prolifica della Serie C Femminile. Il dualismo con la numero 10 è stato un supporto secondo te?
Il rapporto con Martina (Ceccarelli) è qualcosa che va oltre il campo e questo è senza dubbio un punto di forza quando giochiamo, soprattutto perché condividiamo il reparto offensivo. Ci sosteniamo a vicenda e questo è il motivo per il quale abbiamo raggiunto risultati importanti dal punto di vista realizzativo.
Quale sarà il tuo futuro?
Il mio futuro sarà sicuramente ad Arezzo. Ho trovato una ottima società ed un ambiente nel quale mi sento a casa.
In tante mi hanno parlato positivamente di questo progetto. Tu cosa mi dici a proposito?
Il progetto Arezzo è valido e importante, e questo lo si è percepito dal primo momento; la società è strutturata ottimamente e lavora duramente per raggiungere traguardi importanti.
So che hai militato molti anni al Firenze e anche un anno con la Fiorentina. La tua esperienza in viola quanto ha inciso nella tua crescita?
L’esperienza a Firenze ha sicuramente inciso soprattutto a livello personale. Anche lì ho trovato sicuramente un ottimo gruppo e ragazze più esperte che mi hanno dato tanto, nonostante non abbia trovato molto spazio. Le esperienze fuori e aver trovato continuità nel giocare hanno fatto il resto.
Secondo te cosa è mancato per fare quell’ultimo step per arrivare in cadetteria?
Probabilmente è mancata un po’ di esperienza ed un po’ di cattiveria agonistica in determinate situazioni di gioco; penso anche però che dobbiamo essere fiere del campionato che abbiamo fatto perché recuperare uno svantaggio di otto punti e arrivare a giocarsi la promozione nelle ultime partite non sia una cosa banale. Il progetto societario è giovane e ci sono le carte in regola per fare meglio prossimamente.
Dall’anno prossimo la Serie C subirà uno stravolgimento per via della riforma dei campionati. Secondo te come sta evolvendo il calcio femminile?
Penso si stia evolvendo in maniera sicuramente positiva; sempre più persone e società maschili investono e questo porta ad innalzare il livello.
Cosa ne pensi dell’avvento del professionismo?
Il professionismo sarebbe senza dubbio una svolta importante per il nostro movimento; noi donne vedremmo riconosciuti tanti nostri sforzi e sacrifici di anni.