Terzino destro di qualità molto grintosa e determinata, ha nella velocità ed anticipo dell’avversario le sue principali caratteristiche.
Cresciuta con i maschietti del Varno, ha maturato esperienze alla Graphistudio di Pordenone, facendo parte, inoltre, nel 2014 della Rappresentativa under 15 con il Friuli Venezia Giulia nonchè partecipando agli United World Games col Tavagnacco a Klagenfurt.
Alla scoperta di Serena Battiston, classe 1999, interessante giovane ma al tempo stesso calciatrice veterana per la lunga militanza nella fila del Portogruaro, squadra neopromossa militante nel girone B di serie C.
Ciao Serena, per iniziare, un excursus delle tue esperienze pregresse in carriera
“Ho iniziato a giocare a calcio all’età di 10 anni con i ragazzi al Varmo, non nego che sia stata un’impresa far capire ai miei genitori che il calcio non era solo uno sport prettamente maschile; sono rimasta a giocare lì fino a 13 anni, dopodiché sono andata alla Graphistudio di Pordenone, allenandoci e giocando a Latisana il sabato con le ragazze e la domenica con i ragazzi; ho fatto parte, inoltre, nel 2014, della Rappresentativa under 15 con il Friuli Venezia Giulia, partecipando, inoltre, al torneo col Tavagnacco a Klagenfurt agli United World Games dove siamo arrivate prime, vincendo la medaglia d’oro; ritengo sia stata una tra le esperienze più belle della mia vita, è stata davvero un’emozione indescrivibile giocare al Wörtherseestadion ma soprattutto vincere e cantare l’inno d’Italia”.
L’arrivo al Portogruaro
“Nel 2014, appena istituita la società, sono passata al Portogruaro, dove ho trovato una società davvero fantastica; ricordo con particolare piacere la promozione dalla serie D alla serie C nel 2018 ottenuta con mister Colla, davvero un’emozione indescrivibile anche se poi siamo retrocesse; a seguire ho lasciato questa bellissima passione per un anno e mezzo circa, a seguito di un infortunio e per diversi altri motivi personali, decisamente la scelta peggiore che potessi fare; per fortuna quest’estate sono ritornata a giocare qui al Portogruaro, sono tornata a “VIVERE” a pieno la mia vita a tal punto che mia madre tutt’ora quando mi vede a cena dopo l’allenamento mi dice sempre: “che bel sorriso che hai quando torni dall’allenamento”; sono entusiasta del mio rientro sul campo da gioco, non potevo davvero fare una scelta migliore”.
Le persone che ti hanno sostenuto durante il percorso
“Le persone più importanti che mi hanno sostenuto in questa bellissima passione sono sicuramente i miei genitori perchè ci sono sempre stati, non hanno mai saltato una partita, mi hanno seguita sempre, ovunque io andassi; mi ritengo fortunata ad avere dei genitori del genere; citazione di merito anche per mio fratello, di sicuro tra le persone più importanti, mi ha sempre sostenuto e non ha mai perso una partita neppure lui, era il primo sugli spalti ad incitarmi”.
Analisi della classifica
“La squadra è molto giovane, siamo un bel gruppo affiatato, ci troviamo in sintonia tra di noi, unite dall’obiettivo comune di raggiungere la salvezza quanto prima possibile; la classifica, al momento, non rispecchia il reale valore della squadra, in quanto nelle gare disputate ci mancavano diverse titolari, la squadra era in formazione rimaneggiata e sono pertanto convinta che con una rosa al completo potremmo essere maggiormente competitivi”.
La tua vita oltre lo sport
“Sono un’impiegata amministrativa contabile, lavoro in uno studio commercialistico oltre a far parte del direttivo dell’Aic del Friuli Venezia Giulia, un’associazione italiana celiachia; sono stata inoltre valletta di una trasmissione sportiva a Tele Pordenone nonché finalista alla selezione di miss mondo e spettacolo in Calabria dove ho sfilato, palleggiando con il pallone”.
Il gioco del calcio
“Si può essere femminili anche giocando a calcio, non è assolutamente uno sport prettamente maschile; il bello del gioco del pallone è che ci fa diventare e sembrare tutte uguali nonostante le diversità; ho dovuto lottare molto, specie all’inizio, per raggiungere questo obiettivo e continuerò a farlo, organizzandomi con il lavoro, consapevole che anche senza guadagni, resta pur sempre la passione più bella che si possa coltivare che non ha prezzo”.
Credit Photo: ASD Portogruaro Calcio Femminile