È un vivace e più che gradevole sole domenicale – quasi inopinato, di metà ottobre, per le stereotipate latitudini vittoriesi – a illuminare e riscaldare l’esordio casalingo delle brand new Tose di mister Massimo Zoni nella regular season del campionato di Serie C 2020-2021. Più che di mura “amiche”, nel caso del secondo happening interno stagionale al Comunale di Colle Umberto, si può parlare di bastioni (comunque) “buoni conoscenti”: il Barison, per questioni d’arzigogoli tra calendari, può (anzi deve) ancora attendere. Non possono invece, dal canto loro, rimanere ulteriormente in stand-by i primi preziosissimi punti nel Girone, specie dopo la bella ma infruttuosa première rossoblù nel primo kick-off ufficiale in trasferta sul campo del Brixen.
Alle prese con i ricorrenti sold out di un’infermeria un po’ troppo ricca d’assembramenti in questo inizio di stagione – Tomasi, Mantoani, Bigaran, Canzi e Molinaro ai box, Sovilla e Trevisiol acciaccate e in panchina almeno per onor di firma – coach Zoni ripropone un 4-2-3-1 back to basics, lanciando al debutto assoluto dal 1′ le canterane Deborah Zilli, classe ’99, in avanti e la 2000 Arianna Fattorel a sinistra in difesa. L’ingresso delle due new entry genera un naturale effetto domino sull’intero scacchiere tattico rossoblù: davanti al totem Alice Bonassi agisce l’inedito duo centrale Martinis-Furlan, con la confermata Luna Da Ros a destra e la sopracitata Fattorel sull’out opposto. Carlotta Modoloscala così a centrocampo accanto a capitan Tommasella, con il trio Gava-Mella-Zilli a supporto del terminale offensivo Elena Govetto.
La contesa non può che essere particolarmente arcigna sin dai primissimi punti: ad opporsi alla “fame chimica” (di punti) delle Tose c’è un Isera galvanizzato dai 3 punti ottenuti all’esordio nella propria roccaforte casalinga contro il Le Torri. La formazione trentina, guidata da Senad Slomic, prova a pungere le padrone di casa con una conclusione dal limite di Bonenti, troppo larga, al 5′ e un insidioso traversone tagliato di Pasqualini da sinistra, pochi istanti dopo, neutralizzato da Bonassi in uscita bassa. I due lampi – peraltro ben lontani da essere veri e propri spunti di cronaca – dicono molto di una prima metà di frazione piuttosto bloccata, con il Permac a tratti un po’ troppo imballato nella costruzione del gioco e di pericoli concreti verso la porta trentina difesa da Valente. Eppure, al primissimo tap sulla tastiera dello smartphone rossoblù, lo squillo delle Tose nell’area avversaria si fa sentire forte & chiaro e vale “lo scatto alla risposta” dell’1-0 al minuto 22: è proprio la deb – inteso sia come “debuttante” che “Deborah” – Zilli a incornare in corsa e con puntualità elvetica, anticipando Cova, l’ottima parabola disegnata su corner dall’assist woman Ilaria Mella. Come da copione la partita si stappa, e con lei le chance vittoriesi per irrobustire il punteggio già prima della linea maginot di fine primo tempo. L’occasione al 27′ nasce addirittura da un rinvio dall’area rossoblù di Bonassi, spizzato da Govetto e non sfruttato da Mella, imprecisa nel controllo di palla sull’uscita a tu per tu del portiere trentino Valente. La numero 6 Permac prova a riscattarsi 3 minuti dopo a conclusione di una bella combinazione sull’asse Govetto-Zilli, ma l’esecuzione di esterno destro a rimorchio, sul suggerimento della compagna in maglia 99, si perde a distanze siderali dal montante della porta ospite. Da una Mafalda biondissima all’altra, ci prova anche Govetto al 36′, la conclusione dai 16 metri è però troppo debole e facile preda di Valente. Prima dell’intervallo torna a farsi vedere in avanti anche l’Isera, ma il destro di controbalzo dal limite di Saliha Slomic è un Tinder date solo per il recinto a protezione dell’impianto di Colle Umberto. Si va al riposo con il Permac avanti di corto muso.
La ripresa si apre con i vibranti tentativi del mister ospite Slomic di mettere mano, sin dagli albori, alla lavagna tecnico-tattica: fuori la figlia d’arte Saliha e Bellinazzi, dentro Faccio e Pellegrini per aumentare il peso offensivo. Quest’ultima, in maglia biancorossa numero 6, si presenta centrando l’incrocio dei pali della porta vittoriese direttamente su punizione dopo appena 4′, sul prosieguo dell’azione Bertolini pesca sul filo del fuorigioco Gazzini al limite dell’area piccola, murata da un intervento prodigioso in due tempi di Alice Bonassi. La guardiana del faro rossoblù inaugura così de facto il suo personalissimo one woman show pomeridiano, manifesto di enorme talento personale in una (lunga) fase di partita assai critica per la young army di mister Zoni. Dopo un’occasione fallita in estirada da Faccio su suggerimento basso da destra, la wondergirl con i guantoni è provvidenziale nell’opporsi con il corpo al diagonale potente e ravvicinato di Bonenti dal limite dell’area piccola, come pure ad allungare il pallone uscendo in tuffo ancora su Faccio lanciata nel cuore della zona nevralgica difensiva rossoblù. Mister Zoni prova a scuotere la squadra e mischiare le carte, spedendo la centrocampista classe 2002 Arianna Cartelli in campo al posto di Fattorel, con conseguente arretramento di Modolo nel pacchetto di mischia difensivo. Le Tose respirano e improvvisamente tornano a sibilare dalle parti di Valente sfiorando addirittura il 2-0, con il portiere trentino a sua volta protagonista nel disinnescare la bomba di Carlotta Gava da posizione invitante seppur defilata sulla destra. Il finale però è ancora griffato super Bonassi, più efficace di qualsiasi lockdown governativo, ancora una (anzi due) volte fondamentale in uscita su Bonenti prima e Boccagni dopo, per la disperazione e l’incredulità di tutto l’Isera tra campo e tribuna.
Finisce dunque con una vittoria, sudata e cinica quanto basta, il debutto in campionato delle Tose. I primi 3 punti della nuova era hanno il sapore del sudore, della fatica e del sacrificio, con la certezza che tanto le nuove protagoniste quanto gli intramontabili baluardi hanno tutte le carte in regola per costruire fondamenta solide su cui erigere i sogni rossoblù che verranno.
Photo Credit: Permac Vittorio Veneto