Oggi vi presentiamo il portiere del Riccione, ovvero la partenopea verace Alessia Parnoffi che, dopo aver fatto già esperienze importanti nella sua carriera, quest’anno ha sposato il progetto del Riccione, ma sentite cosa ci ha raccontato…
Alessia come ti sei avvicinata al calcio? “Sono stata contagiata dall’entusiasmo dei miei cugini più grandi e dalla grandissima passione per il calcio e in particolare per il Napoli di mio padre, così all’età di 9 anni ho iniziato direttamente con una squadra femminile, vincendo i soliti luoghi comuni e la diffidenza di mia mamma, e l’ho fatto proprio nella mia città natale ovvero a Napoli, dove sono rimasta fino ai 17 anni”.
Poi la prima esperienza fuori, lontana dal Vesuvio? “Esattamente, sono andata a giocare per provare a fare un esperienza fuori casa a Roma, in quella che era la Res Roma, ora AS Roma, e lì ho avuto la fortuna di conoscere Rosalina Pipitone, che ancora oggi ringrazio per quanto mi ha insegnato, per me è stata una mentore e in poco tempo è diventata il mio idolo. A Roma sono rimasta 2 anni, poi ho fatto una stagione alla Lazio in B. Quindi per motivi legati allo studio ho cambiato ancora e sono tornata per un’altra stagione al Napoli, nella stagione del grande salto di qualità, quando dalla serie B siamo state promosse in A, a quel punto ho voluto fare un altro anno in serie B, e mi sono trasferita a Pomegliano nella passata stagione, mi ricordo che anche lì nessuno avrebbe scommesso su di noi, visto che la società era una neo promossa, alla fine anche con Pomegliano abbiamo vinto il campionato e siamo salite in serie A”.
Con due promozioni dalla B alla serie A potevi fare tante cose, ma ecco il colpo di scena, hai scelto il Riccione, come mai? “Perché persone a me care nel mondo degli addetti ai lavori mi avevano parlato molto bene di questa società, mi sono perciò interessata di più e alla fine ho sposato il progetto di rilancio della società che in uno o due anni vorrebbe ritornare in serie B, e dunque ho accettato con tantissimo entusiasmo di venire in Romagna”.
Giochi da titolare, come ti trovi con il mister? “Sì, fino ad ora sono sempre scesa in campo, e con il mister, che tra l’altro giudico molto preparato per la categoria che facciamo, ho davvero un ottimo rapporto e lo stimo molto, come del resto fanno tutte le mie compagne di squadra, poi in questi ultimi anni il portiere è sempre più parte integrante del gioco, soprattutto sono io stessa a impostare l’azione assieme alle mie ottime compagne di reparto”.
Che gruppo hai trovato? “Ottimi prospetti in campo e gran affiatamento fuori, questo è stato secondo me molto importante per ottenere i buoni risultati che fino ad ora abbiamo raccolto, inoltre dato che veniamo da fuori, viviamo in tre appartamenti sul mare due da 4 e uno da tre e siamo tutte vicinissime, e anche questo ha notevolmente aiutato l’amalgama”.
Qual è la vostra filosofia in questa stagione? “Cercare di guardare sempre partita dopo partita, e fare la somma solo alla fine”
Quando hai capito che questa squadra può fare un buon campionato? “Ne ho avuto la certezza quando le Leonesse del VFC Venezia, dopo essere andate in vantaggio, ci hanno raggiunto, ma noi abbiamo lottato fino all’ultimo secondo per la vittoria e, infatti, abbiamo segnato nei minuti di recupero ed è scoppiata la festa per una vittoria voluta a tutti i costi dal gruppo”.
Sei molto impegnata anche fuori dal terreno di gioco, vero? “Si mi sono laureata a Napoli in Economia e commercio, e attualmente sempre a Napoli sto facendo parte di un progetto molto prestigioso della Apple che tratta lo sviluppo di App, infatti, spesso faccio la spola fra Riccione e Napoli stessa, un sacrificio che comunque vale davvero la pena fare, per il resto mi rilasso e mi carico con la musica, sono social il giusto, e appassionata di fotografia e di viaggi”.
Ringraziamo Alessia Pargnoffi (Pagnu) a nome di tutta la redazione di Calcio Femminile Italiano e la società del Riccione Calcio Femminile per la gentile concessione di questa intervista.