Dopo la falsa partenza contro il Venezia FC, il Gatteo Mare giocherà in trasferta contro il Tavagnacco (fischio d’inizio alle ore 15:30).

Il difensore centrale con la passione per il gol Irene Dominici, intervistata dagli addetti stampa della sua squadra, ha fatto un breve bilancio dell’esordio in serie C del Gatteo, senza omettere le proprie sensazioni di persona interna al campo.
L’atleta ha ripercorso poi la propria carriera nei ruoli ne nelle squadre in cui ha militato: ogni esperienza provata è stata d’arricchimento nel suo profilo da calciatrice con un passato anche nel Futsal, che però non la faceva sentire bene quanto il calcio ad undici.
Il Gatteo, ormai due stagioni fa, ha segnato il suo ritorno al manto verde. Il progetto ambizioso della squadra e la presenza di volti amici, erano tali da non far tentennare Irene nemmeno per un momento prima di sposare la causa del club.
Ad oggi il Gatteo Mare rappresenta casa e la ritrovata serie C una rivincita personale di cui andare fiera. Il proposito, sia personale che di squadra quest’anno, sarà di dimostrare in campo tutto il proprio valore contro qualsiasi avversario sia questo più forte o più debole nella carta, perchè poi il campo è un’altra cosa.

Quanto alla partita contro il Tavagnacco, non sarà sicuramente semplice. Il Tavagnacco, infatti, è tanto blasonato (nella sua storia 19 anni di serie A e da due Coppe Italia vinte) quanto desideroso di una rivincita dopo aver perso contro il Vicenza la settimana scorsa e essere retrocesso in serie C nello scorso campionato.

Qui, di seguito, le parole di Irene Dominici: 

Qual è il tuo commento della prima partita?
“Abbiamo disputato un ottimo primo tempo, il Venezia è nettamente più forte ma abbiamo tenuto testa costruendo almeno un paio di occasioni per pareggiare. In avvio di ripresa il gol dopo neanche un minuto ci ha tagliato le gambe e abbiamo un po’ mollato. Non mi voglio lamentare con l’arbitro ma vorrei anche dire che nel rigore fischiato alle nostre avversarie non l’ho assolutamente toccata con la mano. Comunque prendiamo quanto di buono fatto vedere, non dimentichiamo che siamo una neopromossa, il gruppo è giovane e forse abbiamo pagato un po’ questo aspetto. Dobbiamo essere più concrete ma non è tutto da buttare”.

Quali sono stati i tuoi ruoli in carriera e quale senti più quello cucito addosso su di te?
“Ho quasi sempre giocato difensore centrale ed è quello che sento più mio ma sono a disposizione dell’allenatore. Qualcuno mi ha schierata anche attaccante oppure centrocampista”.

Come ti trovi al fianco della nuova compagna di reparto Greta Paolinelli?
“C’è molto affiatamento, stiamo legando e siamo in sintonia”.

Sei cresciuta nella Femminile Riccione, poi sei passata una stagione alla Spal in serie C prima di provare l’esperienza nel futsal con il San Marino Academy nella vecchia A2: ci racconti il motivo della tua scelta e le differenze?
Volevo provare una nuova esperienza, in estate avevo giocato dei tornei in cui mi ero divertita molto. Sicuramente rispetto al calcio a undici è un altro sport, probabilmente l’unica cosa che ha in comune è che si gioca con i piedi. E’ stato bello perché eravamo partite per salvarci e siamo arrivate ai play-off. Facevo il pivot però sentivo che non mi appassionava abbastanza rispetto al calcio che ho sempre giocato“.

Quindi dopo, cosa è successo?
E’ arrivata la chiamata del direttore sportivo Matteo Ingrosso. Mi ha spiegato il progetto ambizioso del Gatteo Mare Femminile e non ci ho pensato due volte, poi c’erano in squadra anche diverse amiche. Considerando il campionato vinto e dove siamo adesso, direi che è stata un’ottima scelta e ringrazio la società per questa opportunità”.

Cosa rappresenta per te il Gatteo Mare Femminile?
“Anche se è solo la seconda stagione con questa maglia, io mi sento come a casa. Ritrovare la serie C è una sorta di rivincita personale, sono fiera e orgogliosa. Voglio dimostrare, come tutte le mie compagne, che in questa categoria ci possiamo stare e spero che il campo ci darà ragione”.

L’anno scorso hai segnato nove gol, sono tanti per essere un difensore…
E’ vero, la maggior parte sono arrivati di testa su palla inattiva. Siamo salite di categoria e non sarà semplice ma logicamente spero di ripetermi”.

Domenica la sfida contro il Tavagnacco, piazza storica con 19 anni di serie A alle spalle e due coppe Italia vinte: che partita ti aspetti?
Ovviamente sarà un’altra gara difficile, loro vengono da una retrocessione e hanno perso la prima 1-0 contro il Vicenza. Noi dobbiamo credere in noi stesse, avere maggiore consapevolezza nei nostri mezzi e dobbiamo essere più ciniche davanti alla porta“.

Squadra del cuore?
Juventus“.

Idolo calcistico?
Del Piero, quando l’ho incontrato da ragazzina al Palacongressi di Rimini non ho dormito tutta la notte”.

Quali sono i tuoi hobby?
Oltre ai classici come viaggiare e stare con le amiche, aggiungo sciare. Quando posso mi piace andare in montagna, la mia meta preferita è il Plan de Corones”.

Piatto preferito?
Pizza

Fonte: Gatteo Mare

 

Federica Pistis
Sono nata in provincia di Cagliari il 29/08/1992. Mi sono laureata in scienze dell'educazione e della formazione primaria e ora frequento la magistrale di pedagogia presso l'Unimarconi di Roma. La mia passione per il calcio è nata quando ho iniziato a seguire questo sport perchè mio fratello è un grande tifoso del Milan e io cercavo un punto d'incontro con lui. Ho iniziato a guardare le partite, e a comprenderne i meccanismi poi è arrivato quello femminile che mi ha conquistata al punto da sentire un po' mie anche le loro imprese.