Il San Miniato Femminile non parteciperà al prossimo campionato di Serie C, conquistato sul campo. E non sappiamo perché, dal momento che nessuno ha pensato che meritassimo una qualche spiegazione. Arrivate quasi a fine Luglio con promesse e speranze è arrivata la semplice comunicazione che il San Miniato Femminile non esisterà più.
Dopo anni passati ad ingoiare bocconi amari, nessuno ha pensato che ci spettasse un annuncio ufficiale o un confronto prima di prendere una decisione così categorica. Non esistono colpe, è un ciclo che si ripete, non siamo certo la prima squadra femminile che fallisce, ma resta l’ennesima dimostrazione di quanto fossimo “scomode” per la nostra realtà. Purtroppo nascondersi dietro al “I vostri rimborsi mensili li avete sempre avuti!” (più o meno) non basta più.
Sono stati anni ricchi di gioie e di sacrifici. Abbiamo sopportato le docce fredde, perché per le ultime ad allenarsi l’acqua calda non basta mai. Abbiamo sopportato gli allenamenti nei campi da calcetto, perché il campo grande sempre occupato da tutte le altre squadre maschili. Abbiamo avuto mute da gioco pagate da “tifosi”. Potremmo dilungarci, ma l’episodio più eclatante fu quando giocammo l’ultima partita del campionato, quella valida per la vittoria dello stesso, in un altro campo, perché la precedenza è sempre stata della squadra maschile, anche se di categoria inferiore alla nostra. Eppure abbiamo fatto la storia del calcio femminile a Siena. Abbiamo vinto il campionato di Eccellenza, la Coppa Toscana e la Coppa Italia in una stessa stagione e nessuno a Siena ci era mai riuscito prima. Ci siamo sentite dire spesso che a San Miniato è impossibile fare calcio (quello femminile, ovviamente), ma noi non solo lo abbiamo fatto, ma lo abbiamo fatto anche bene. Siamo partiti da una Promozione e siamo arrivati in Serie C.
La forza della nostra squadra è sempre stato il gruppo. Uno spogliatoio di ragazze unite e affiatate, che di fronte alla domanda “Ma chi ve lo fa fare?”, ha sempre trovato una valida motivazione per continuare. Una pacca sulla spalla, un abbraccio, tante persone che si sono prodigate per noi, divertimento e voglia di superare ogni ostacolo, rimettendoci soldi tempo ed energie. Ma quando credi in qualcosa tutto il resto non conta. Siamo cresciute così, nell’umiltà e nella semplicità, passione e dedizione. Stanno cambiando le dinamiche del calcio femminile, ma certi valori non andrebbero mai accantonati e anzi dovrebbero essere il fondamento di questo nuovo movimento. Non abbiamo mai perso di vista da dove siamo partite e questo ci ha reso quello che siamo e che siamo state; forse anche ai “piani alti” avrebbero dovuto tenerlo bene a mente. Soprattutto perché non si tratta di una questione economica, molte di noi lo hanno fatto per anni gratis ed erano pronte a rifarlo. Peccato che questa possibilità non ci sia stata neanche proposta. Dopo tutto, una comunicazione da parte di chi ha deciso il nostro futuro pensavamo di meritarcela: se la meritavano le ragazze che per anni hanno portato la squadra sulle spalle, se la meritavano anche le ragazze che, arrivate alla fine di Luglio, hanno temporeggiato di fronte ad offerte da parte di altre società (anche di categorie maggiori) in attesa di sapere che cosa potesse succedere a San Miniato, anteponendo il cuore agli interessi.
Il ringraziamento va allo staff e agli allenatori, che negli ultimi anni hanno cercato di tutelarci e schermarci da una società che non conosce neanche i nostri nomi. A tutte le ragazze che negli anni hanno arricchito questo piccolo universo, che hanno dato un pezzo di loro stesse per questi colori. A chi ci ha seguito e supportato in ogni partita, anche pagando 10 Euro di biglietto (sì 10 Euro): siamo sempre state “sacrificate” ma quando siamo salite di categoria “10 Euro sono giustissimi, in fin dei conti siete in serie C, siete il nostro fiore all’occhiello”. Dimezzando così un pubblico già esiguo, costringendo amici e parenti a pagare tale cifra ogni domenica e allontanando ancora di più potenziali spettatori già difficili da attrarre.
Non si pensi che siamo delle ingrate, perché nonostante tutto eravamo pronte a fare l’ennesima annata sportiva a San Miniato con i suoi pro e i suoi contro, perché di squadre belle e pure così ce ne sono poche. Il ringraziamento NON va però a chi per anni ci ha fatto sentire di troppo a casa nostra, a chi non ha riconosciuto il nostro valore e merito. Ma soprattutto a chi non si è preso neanche la responsabilità di fornirci una semplice, anche se amara, spiegazione.
P.S. Questa lettera l’abbiamo scritta giorni fa, per poi venire a conoscenza tramite vie traverse e del tutto estranee alla nostra società di essere iscritte al campionato di Eccellenza. Nessuno ci ha informate di questa decisione e nel frattempo la maggior parte di noi, dato il silenzio generale e l’inizio della stagione alle porte, ha preso altre strade. Se il prossimo anno ci dovesse essere un San Miniato, in virtù di quanto detto, purtroppo non sarà il nostro.
La squadra
Credit Photo: Facebook San Miniato – Siena Womens
Complimenti, belle parole… amare ma sentite e che dimostrano tutto l’ amore e la passione per uno sport come il calcio femminile bellissimo quanto ancora purtroppo difficile, pericoloso ed instabile per colpa di personaggi intellettualmente rimasti a quando l’ uomo viveva nella caverna con la clava … l’ unico consiglio è non quello di non mollare mai, il lavoro ed i sacrifici ripagano sempre , le piccolo soddisfazioni quotidiane ed inaspettate cancellano qualsiasi sopruso da parte di “uomini” che con lo sport e la sua vera essenza di unione, condivisione e amore non c’ entrano proprio niente. In bocca al lupo a tutte voi.