Dopo quella col Grifone Bianco-Verde, arriva la seconda “manita” consecutiva per le rosanero: a farne le spese, questa volta, il Matera Città dei sassi.
Risultato, invero, decisamente severo con le ospiti, ma vittoria meritata del Palermo, che ha controllato bene per quasi tutti i 90 minuti.
Il Palermo passa in vantaggio al quarto d’ora con Clara Cancilla che, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, mette il pallone sotto il set. Le lucane però non ci stanno, e reagiscono allo svantaggio con De Win (la migliore dei suoi nonostante abbia giocato poco più di trenta minuti) che su azione di rimessa scocca un tiro che colpisce una clamorosa traversa.
Il pericolo corso ridesta il Palermo, che ricomincia a controllare la gara e che trova al minuto 32, con una roccambolesca carambola, una rete degna di “Mai dire gol” di Dragotto. Ed è la stessa capitana, dopo trenta secondi dall’inizio della ripresa, a segnare il terzo gol con un tiro sotto l’incrocio dei pali. Da qui la partita si chiude, con le ospiti non più capaci di rendersi realmente pericolose se non in un paio di occasioni a fine partita e le siciliane che arrotondano il risultato prima con Ribellino su assist dell’onnipresente Dragotto, e con un calcio di rigore trasformato da Collovà.
Questo risultato, complice anche le sconfitte di Lecce e Catania, permette al Palermo di conquistare il quarto posto solitario in classifica dietro la sempre più lontana Vis Mediterranea, il Trastevere (avversario del prossimo turno) ed il Frosinone.
Credit: Marcello Ammirata