Remind me to forget. In bilico tra una radioattiva nuvola di zolfo di cattivi pensieri e il dionisiaco proposito di ristorare al più presto i migliori aneliti del New Deal rossoblù, le Tose si riaffacciano alla finestra sul cortile del campionato di Serie C sette giorni dopo il roboante ed esiziale knock-out nel derby del Barison al cospetto di un (apparentemente) irresistibile Venezia Femminile. Nessuna sutura dell’animo, in ambito calcistico, può prescindere dalla necessaria combinazione tra un epidermico moto di orgogliosa appartenenza e un vivido senso di unità di intenti: in queste situazioni non conta più né l’avversario né tantomeno il gap in classifica, perché il quid risiede nei connotati della prestazione complessiva, al di là del referto nudo e crudo sul piano del punteggio finale. Ecco perché la sfida valida per il 20° turno del Girone B sul sintetico di Mattarello, tana del Trento Calcio Femminile rampante e coriacea seconda forza del campionato, rappresenta prima di tutto una singolar tenzone tra le Tose e i loro stessi limiti, le loro più inconsce paure: c’è una semplice ma profonda differenza, nella vita come nello sport, tra essere vivi e vivere.
Per uno dei sunday match più importanti della propria carriera sulla panchina della Prima Squadra rossoblù, il coach e condottiero pordenonese mister Massimo Zoni torna a estrarre dal proprio cilindro tecnico-tattico il 4-2-3-1 esibito con (per la maggior parte) proficue fortune, soprattutto nella prima parte del dinoccolatissimo percorso stagionale. In difesa, davanti alla responsabile dell’unità di crisi Alice Bonassi, agisce cristallizzato il “quartetto certa” formato dalle forgianti centrali Giada Tomasi e Carlotta Martinis e dalla garra sugli esterni di Carlotta Gava a destra e Monica Furlan sull’out opposto. In mezzo al campo, a portare la croce e cantare Messa con l’immarcescibile verve della più entusiasta delle novizie, agisce il capitano di giornata Laura Tommasella, coadiuvata per l’occasione dalla freschezza di Carlotta Modolo; sulla trequarti si rivede sulla fascia destra, di rientro dal doppio turno di squalifica, la dantesca Elena Govetto, con la sempre ringhiante Silvia Cimarosti preside della ala mancina e Gaia Maria Sovilla richiamata alle operazioni di taglio e cucito più tipiche del diez naturale alle spalle dell’unica punta designata. Che risponde al nome e alle possenti leve dell’Ariete di Carbonera, classe 2003 e numero 17 sulle spalle, Giulia Trevisiol.
Il Trento di mister Massimo Spagnolli, alla prima (e già strabiliante) esperienza sulla panchina di una compagine femminile, si presenta da par proprio all’appuntamento domenicale forte di una sequela di 6 risultati utili consecutivi e di una matematica ancora più che alleata nella caccia alla mattonella promozione stabile occupata dalla capolista Cortefranca. L’indiscutibile qualità delle padrone di casa gialloblù, in maglia bianca, si estrinseca nel plot di giornata a partire dalla primissima occasione a referto dopo poco meno di 180 secondi dal fischio di inizio gara del signor Gallo di Bologna: Battaglioli scappa a sinistra e scodella vero il centro dell’area vittoriese, Rosa (sin troppo indisturbata) impatta la sfera ma coglie il montante dello specchio della porta presidiata da Bonassi, Tomasi perfeziona il disimpegno evitando il peggio. Le Tose si trovano così ben presto a dover tentare di erigere una muraglia, squisitamente di ispirazione orientaleggiante, per respingere le incursioni trentine, spesso di foggia mancina sempre sull’asse Battaglioli-Rosa. Dall’ennesimo dialogo a due voci tra le due protagoniste più pericolose di casa nasce un tentativo di tap-in in area piccola su cui è decisivo l’intervento in salvifica scivolata di Carlotta Martinis, che salva il Permac da svantaggio certo. Le rossoblù provano a macinare gioco soprattutto a centrocampo, ma in questa fase faticano a presentarsi alla conclusione dalle parte del numero 1 trentino Valzolgher. Dall’altra parte Bonassi non può decisamente prendersi momenti sabbatici, sull’onda lunga degli arcuatissimi corner a rientrare della neo-entrata Rovea (al posto dell’infortunata Varrone) che creano un certo scompiglio sulle zolle più delicate dell’area di rigore rossoblù: prima il portiere friulano di casa Permac è costretto a smanacciare in angolo, poi l’incornata in anticipo di testa di Bertamini al centro finisce un paio di metri oltre la traversa della porta ospite. Scosse dalla sequenza di lunghi e tenebrosi sospiri, le Tose reagiscono con improvvisa e pragmatica efficacia, cogliendo al minuto 29 e alla prima conclusione verso la porta l’episodio che sblocca l’oscillante inerzia del pomeriggio: Giulia Trevisiol, generosa e volitiva in estemporanea posizione da playmaker, apre il campo sulla destra allo scatto filtrante di Elena Govetto, chirurgica nell’approfittare della profondità e trafiggere Valzolgher con un diagonale imparabile alla destra dell’estremo difensore di casa. La terza marcatura in campionato, in una stagione costellata di problemi fisici, per la numero 9 di Santa Maria di Sclaunicco permette alle ragazze di mister Zoni di accarezzare scampoli di un pomeriggio da underdog della schedina. L’illusione dura però appena lo spazio di un paio di giri di orologio: il Trento fa 1-1 già al 31′, concretizzando la propria evidente supremazia sulle palle da fermo, con l’affilato colpo di testa di Poli sul secondo palo su punizione mancina dai 25 metri, complice l’aiuto della base del palo a rendere sterile il disperato intervento in tuffo di Bonassi. Quella tra la formazione trentina e i legni della porta vittoriese è una sfida nella sfida: Rovea al 37′ è nuovamente tra le meno fortunate in materia e il suo destro a giro centra in pieno la traversa di Alice Bonassi. Il Permac, stavolta, non rimane però passivo in materia di conclusioni: è ancora Trevisiol, questa sia fase di disegno che di esecuzione finale, ad armare l’azione conclusa con un destro secco verso la porta di Valzolgher, la risposta della numero 1 è un intervento di petto dallo stile opinabile ma dal risultato garantito. Le fiammate dell’ultimo scorcio di prima frazione sono però tutt’altro che esaurite, anzi, da un ulteriore graffio sulla trequarti difensiva rossoblù nasce addirittura il sorpasso trentino a firma Battaglioli al minuto 41: la numero 20 di casa strappa (ai limiti del regolamento) la sfera a Cimarosti, dialoga con Chierchia in triangolo e fulmina in diagonale Bonassi dal vertice destro dell’area piccola. Le Tose tentennano e, prima del duplice fischio a conclusione dei primi 45′, il portiere di casa Permac torna protagonista attiva con una respinta d’istinto sul primo palo a negare il colpo del k.o. firmato Alessandra Tonelli.
La ripresa è un inno all’orgoglio rossoblù, oltre le avversità e la lapalissiana differenza di valori e di classifica. Furlan, dopo pochi secondi, si prende il merito di spedire con posta prioritaria la prima raccomandata a Valzolgher, ma è Laura Tommasella al 49‘ a costringere il portiere trentino a un intervento prodigioso per disinnescare all’incrocio dei pali la sassata affilata del capitano vittoriese da oltre 30 metri. Il Trento capisce che non è il caso di scherzare sul fuoco e si ripresenta alla conclusione con la solita Poli, brava a eludere la sorveglianza delle strette maglie delle centrali ospiti, ma abbondantemente imprecisa nell’inquadrare da buona posizione lo specchio della porta avversario. Mister Zoni prova a giocarsi la carta, dal sapor di talismano, Deborah Zilli al posto della top scorer di giornata Govetto. La manovra vittoriese, con il passare dei minuti, si fa ancora più ariosa, con la neo-entrata rossoblù in maglia 99 da una parte e Cimarosti dall’altra a tentare di scatenare tutto il Left Factor a disposizione nella faretra del mister vittoriese. Una perentoria azione della numero 7 ex Pordenone, conclusa con un destro interessante ma lontano dai pali di casa e il preludio alla seconda mossa dalla panchina Permac, con Sofia Bigaran al posto di Sovilla. La new entry designata per offendere dalla trequarti si presenta subito al tiro appena dentro l’area, un piatto destro bloccato senza troppi patemi dal portiere di casa, ma soprattutto favorisce al minuto 76 la splendida iniziativa personale tutto fisico di Trevisiol, murata alla conclusione da un altro strepitoso intervento dell’estremo difensore trentino Valzolgher. Le ragazze di Spagnolli, nuovamente irretite dal sapore di beffa, cercano di tornare a fare la voce grossa: al minuto 79 ci vuole l’ennesimo salvataggio provvidenziale di Martinis ad arginare la penetrazione, sempre da sinistra, di Alessandra Tonelli. La retroguardia rossoblù si dimostra particolarmente resiliente, ancora sulla più pericolosa delle due Tonelli in campo, con Bonassi a negare nuovamente il terzo gol trentino a meno di 10′ dalla fine. Nel forcing finale, denso di entropia da entrambe le parti, la compagine rossoblù perde Trevisiol per una noia alla caviglia (dentro Luna Da Ros, con Cimarosti dirottata terminale offensivo) e prova l’ultimo jolly con Arianna Cartelli in campo per Modolo. I 5 giri di extratime non premiano però il pur generoso e indomito sforzo della formazione vittoriese di pervenire almeno a un punto del pari, che sarebbe stato quantomeno legittimo, oltre che meritato.
Si conclude dunque con una sconfitta, ma solo nel punteggio, l’esperienza formativa & formativa delle Tose sul campo di una delle più belle realtà sportiva della Terza Divisione del calcio femminile italiano. Con orgoglio e consapevolezza restaurateal centro dell’animo e del villaggio le rossoblù, le vittoriesi si apprestano a riprendere la marcia con il prossimo impegno al Barison contro un Unterland Damen quanto mai limitrofo lungo il path della graduatoria stagionale. Un match che si preannuncia speciale, tanto dentro quanto fuori dal campo, permeato da un unico coefficiente di agonismo ed empatia già sperimentato nella gara d’andata in terra altoatesina, con tanto di omaggio delle padroni di casa alla memoria di “Joe” Bolzan. “Hic Sunt Tose”: perché la maglia viene prima di ogni cosa.P
TRENTO – PERMAC VITTORIO VENETO 2-1 (29’ Govetto, 31’ Poli, 41’ Battaglioli)
TRENTO: Valzolgher, Varrone (12′ Rovea), Poli, Chemotti, Chierchia, Fuganti (64’ Tononi), L. Tonelli, Battaglioli (74’ Pasqualini), Bertamini, A. Tonelli, Rosa (61’ Daprà). (A disp: Callegari, Lenzi, Maurina, Lucin, Antolini). All: Spagnolli
PERMAC: Bonassi, Gava, Furlan, Tomasi, Martinis, Tommasella, Modolo (88’ Cartelli), Sovilla (69’ Bigaran), Govetto (52’ Zilli) Cimarosti, Trevisiol (87’ Da Ros). (A disp: Da Ronch, Fattorel, Canzi, Mella, Mantoani). All: Zoni
Arbitro: Gallo di Bologna
AA1: Parisi di Trento
AA2: Muraviev di Trento
Credit Photo: Permac Vittorio Veneto