A Monza il vento sembra tendere alla tempesta, poiché l’ ultimo mese non ha portato l’ energia della primavera, ma ha fatto riassaporare all’ ambiente brianzolo la sensazione di aver nuovamente fallito l’obiettivo dichiarato, il ritorno al calcio che conta, con la promozione in Serie B che dovrebbe essere la minima categoria per un club di tale tradizione.
Dalla scudetto 2006, la foto del Monza sul tetto d’ Italia si è sgretolata via via, anno dopo anno, di scelta in scelta. Dallo scudetto alla super coppa, l’ addio a Nazarena Grilli, che ha invece continuato a vincere in giro per l’ Italia e l’ addio ad un gruppo di calciatrici formidabili che erano tutto fuorchè bollite, poiché molti dei nomi di quello scudetto,sono ancora concretamente attive e sempre protagoniste di stagioni vincenti e memorabili.
Dopo anni silenti, la retrocessione in A2, e la quasi retrocessione successiva con il record negativo di Liliana Paggi di soli 21 punti in una stagione, poi una nuova luce si è accesa sullo stadio Sada.
Il contratto a Mister Antonio Cincotta aveva improvvisamente riposizionato la Fiammamonza verso una direzione diametralmente opposta, successi, record, gioco e grande seguito mediatico, ed una promozione rocambolesca e inaspettata in Serie A con una squadra priva di stelle insostituibili.
Da li la nuova disfatta, con Cincotta, un po’ come la Grilli, a raccogliere successi tra Italia e Stati Uniti, e la Fiammamonza con un pugno di mosche in mano, poichè la stagione in Serie A guidata da Davide Erba alla presidenza e allenata da Patrizio Sala , termina con la retrocessione dalla Serie A, e la scomparsa anche dalla Serie B.
Una nuova ripartenza sembrava aver dato una nuova linfa al sodalizio oggi diretto da Gaetano Galbiati, in partnership con la Juvenilia, ma qualcosa, nuovamente è stato mal programmato.
La nuova giovanissima Fiammamonza è stata disegnata sulle prestazioni di sole due pedine, senza alcun ricambio di egual valore, le emergenti ma inesperte Sofia Cantore e Benedetta Glionna. E’ così quando le due attaccanti o per problemi fisici, o per assenze da nazionale giovanili, erano assenti, la Fiammamonza perdeva completamente la sua identità e non sapeva fare senza. Un problema, quello delle assenze per nazionali, che vede coinvolto ogni club che disponga di talenti in erba ( la Res roma è la squadra che fornisce più Under 17), motivo per cui, la costruzione di una rosa pregna di atlete da nazionale giovanili, richiede scelte equilibrate e reparti allargati per ovviare le fasi di assenza, cosa che ben sanno i dirigenti esperti e preparati della Fiammamonza.
E’ successo già lo scorso anno quando è bastata l’ assenza di una delle due (Glionna) a cedere contro il solido Milan Ladies, oggi già salvo in Serie B, e quest’ anno, ancora nel prevedibile periodo di assenza per l’ Elite Round Under 17, la squadra della Mister Ballstrup, ha perso la vetta, e dista oggi ben 8 punti dalla Riozzese.
Se non ci sarà un tracollo della Riozzese, il club brianzolo avrà nuovamente mancato la promozione, e dovrà riprogrammare il suo futuro leccando le proprie ferite. Riuscirà la Fiamamonza ad offrire a Cantore e Glionna una squadra che non dipenda dalla loro presenza, ma che abbia anche ragazze dello stesso valore con cui le due Under 17 possano confrontarsi? Riuscirà la dirigenza a continuare la sua storia nello stadio Sada, in equipe con la Juvenilia? Verrà confermata la Balstrup, tecnico di grande tenacia e competenza, o verrà fatta prematuramente da parte, rievocando le storie dei tecnici Cincotta e Grilli?
Un club storico come la Fiammamonza, con una struttura sportiva che nessun’ altro club in Italia sembra avere ( lo storico stadio Sada), è bello che prima o poi, festeggi sul campo, un nuovo successo sportivo.