“In una squadra di calcio esistono nove ruoli e due professioni: il portiere e il centravanti” – Dadà (campione del mondo con il Brasile nel 1970).
Ogni portiere – a prescindere dalla propria carriera, categoria, grado di allenamento e stato di usura dei guantoni – lo sa: quella dell’estremo difensore è una vocazione, una missione dai tratti quasi ecumenici, un modo di essere che non si limita alle mere dinamiche del gioco. In campo, quello spazio di 7,32 x 2,44 metri – sospeso tra la tangibilità di montanti e traverse e l’effimera immaterialità di ciò che li separa – ha i caratteri di un altare sacro ed inviolabile, l’ultimo decisivo baluardo nell’economia di una battaglia, l’avamposto finale da difendere sino allo stremo delle proprie forze in qualunque situazione. Perchè essere un portiere vuol dire soprattutto onorare un contratto, firmato a sangue e sudore, con i propri compagni di squadra basato su principi chiave, tanto semplici quanto fondamentali: fiducia, dedizione e… “ll portiere impregna di personalità tutta la squadra”. (Dino Zoff)
Giulia Reginato, classe 1992 di Castelfranco Veneto, rappresenta e veste al meglio la divisa con i colori della Mafalda sin dalla ormai remota stagione 2010-2011, quando una felicissima intuizione della dirigenza rossoblù ne favorì lo sbarco nella Città della Vittoria. Da allora Ciuki – da “ciuchino”, soprannome affettuoso coniatole dalla squadra a causa della perdita provvisoria di un dente durante la stagione 2014-15 – ha scritto di suo pugno alcune delle più indimenticabili pagine di storia del Permac, rendendosi co-protagonista delle promozioni in Serie A2 prima e A poi, categoria nella quale ha dimostrato di essere uno degli estremi difensori più tecnicamente dotati dell’intero panorama calcistico nazionale.
Fedele al proprio emblema anche nelle stagioni successive, la numero 1 rossoblù può ora celebrare il raggiungimento di una nuova pietra miliare nella propria notevolissima carriera sportiva: mantenuta l’inviolabilità della porta anche nel match di campionato di domenica scorsa sul terreno del Como, Giulia ha stabilito lo straordinario record personale dei 1045 minuti consecutivi di imbattibilità in tutte le competizioni. Oltre 11 partite e mezzo senza subire gol, tra vecchia e nuova stagione, a cavallo di Coppa Italia e regular season: l’ultimo pallone tra le maglie della propria rete – scagliato da Silvia Cimarosti – Ciuki lo ha raccolto al 45′ del primo tempo di Vittorio Veneto-Pordenone, 27a Giornata di Serie B, lo scorso 22 Aprile. Poi, un’immacolata concezione fatta di ordinate amministrazioni e prodezze di assoluto livello – ultima, in ordine temporale, il riflesso pazzesco sulla botta ravvicinata della giocatrice lariana Roventi domenica scorsa. Numeri e gesti che parlano il linguaggio cristallino di una giocatrice, di un reparto e di una squadra che quest’anno punta con tutte le proprie forze a ritrovare i palcoscenici prestigiosi ai quali ci ha abituato in questi anni.
Giulia sa perfettamente che questo record è il frutto, oltre che della propria abilità, della solidità di tutto il reparto difensivo e dell’intera rosa. Per questo, nel celebrare il traguardo, il primo pensiero va alle proprie compagne di squadra: “Il record è sicuramente una soddisfazione personale, ma è soprattutto il frutto del lavoro e della dedizione di tutte le ragazze che si allenano e lottano con e per questa maglia. Senza le mie compagne non avrei mai potuto togliermi queste soddisfazioni e per questo le ringrazio di cuore. Credo che i numeri dimostrino la mia crescita personale e quella dell’intero gruppo nell’arco di tutte queste stagioni a Vittorio Veneto. Dedico questo traguardo alla squadra, alla società e a tutte le persone che hanno creduto in me sin dall’inizio”.
Photo Credit: Permac Vittorio Veneto