credit photo: Gatteo Mare

Il Gatteo Mare, dopo aver vinto il Campionato di Eccellenza regionale, ha iniziato il suo percorso nel girone B della serie C. Prese le misure di un campionato tanto competitivo con squadre ambiziose che tengono a dare il meglio in campo, anche il Gatteo ha raggiunto la sua prima vittoria. Lo ha fatto contro l’Isera (Trento), sconfitta con il risultato di 1-3 in una partita che si potrebbe definire pirotecnica.
L’iniziale svantaggio, infatti, ha dato la spinta alle atlete di mister Pistocchi per trovare prima il pareggio e poi il vantaggio in una chiara dimostrazione di tenacia e di voglia di fare la gara.

Emma Decarli, difensore classe 2002 del Gatteo con un passato nel Castevelcchio e nel Cesena, è tra le principali interpreti della partita. Con un gol e due assist, il suo essere sempre presente in campo ha dato un prezioso apporto al raggiungimento dei tre punti.
Dopo averla raggiunta telefonicamente, abbiamo rivissuto insieme quanto successo domenica prestando anche particolare attenzione alla preparazione alle gare e agli obiettivi di squadra in questa stagione e personali.

Il campionato del Gatteo Mare vi ha viste prendere un po’ le misure di questo girone B di serie C che, come ormai d’abitudine, non manca di essere competitivo perchè composto da squadre dalla grande ambizione. Qual è il sentimento della squadra durante la preparazione della partita e poi nel momento del match?
“Il fulcro della nostra squadra, composta da ragazze giovani con tanto da dimostrare è il nostro Mister Riccardo Pistocchi. Lui ci sta insegnando a focalizzarci sulla partita dal martedì per poi arrivare al giorno del match pronte a dare il massimo. Un altro aspetto importante è procedere passo dopo passo, partita dopo partita in modo da essere concentrate sull’obbiettivo”. 

Il vostro presidente, prima dell’inizio del Campionato ha detto di ‘non voler essere la Cenerentola del girone’ e credo che questo abbia una sua riprova nelle partite che avete giocato. Ti chiedo, quale è il vostro obiettivo quest’anno?
“Sicuramente la salvezza, vogliamo rimanere in questa serie C. Se devo pensare ad una posizione da raggiungere direi metà classifica, quindi nono/decimo posto per poter continuare il nostro percorso nella categoria”. 

Nella partita contro l’Isera, vinta dal Gatteo per 3-1 sei stata protagonista in campo con due assist e un gol. Che emozione è stata per te essere consapevole che con il tuo operato hai dato un grande contributo nel blindare i tre punti?
“E’ stata una grande emozione aver potuto essere utile alla mia squadra per vincere la partita, anche perchè eravamo in svantaggio e poi abbiamo avuto una grande rimonta. Siamo un gruppo affiatato formato da ragazze giovani con tanto da dimostrare. Intendiamo continuare il Campionato, che è ancora lungo essendo iniziato  l’8 di settembre, con questo passo”. 

Nella tua carriera hai vestito, oltre che nel Gatteo, hai militato anche nel Castelvecchio e nel Cesena. Cosa ti ha insegnato la permanenza in ognuna di queste squadre?
“Devo tanto ad entrambe le squadre. Il Castelvecchio è la squadra in cui mi sono formata come calciatrice, ho imparato tantissimo da loro. Il Cesena, poi, mi ha insegnato come giocano le professioniste: ho tratto più insegnamenti possibile da tutte e due le società”.

Come è nata la tua passione per il calcio?
Io ho iniziato a giocare a calcio più tardi rispetto ad altre ragazze che muovono i primi passi sul rettagolo verde da bambine, avevo 11/12 anni. Mio padre giocava a calcio e, dopo il mio aver provato diversi sport, mi ha incoraggiata a dare i primi calci al pallone. Mi sono innamorata di questo sport e non ho più smesso”.

Parlando adesso di Emma anche al di fuori dello sport, hai un tuo sogno nel cassetto?
“Vorrei continuare a giocare a calcio e poi, essendo io abbastanza sportiva come persona, trovare un lavoro legato a questo. Mi piacerebbe, inoltre, costruirmi una famiglia.”

Ti chiedo, ad ultimo, di lasciare un messaggio ai lettori di Calcio Femminile Italiano
“Invito tutti a guardare le nostre partite, perché noi ci divertiamo tantissimo e proviamo a trasmettere lo stesso ai nostri tifosi. Sono contenta perché il calcio femminile sta crescendo e gli stadi si stanno riempendo di tifosi con la nostra stessa passione.
Ad una bambina che desidera intraprendere il percorso di 
calciatrice, invece, dico di continuare ad insistere perché questo sport è bellissimo e regala tantissimo sia in campo che fuori”.

Federica Pistis
Sono nata in provincia di Cagliari il 29/08/1992. Mi sono laureata in scienze dell'educazione e della formazione primaria e ora frequento la magistrale di pedagogia presso l'Unimarconi di Roma. La mia passione per il calcio è nata quando ho iniziato a seguire questo sport perchè mio fratello è un grande tifoso del Milan e io cercavo un punto d'incontro con lui. Ho iniziato a guardare le partite, e a comprenderne i meccanismi poi è arrivato quello femminile che mi ha conquistata al punto da sentire un po' mie anche le loro imprese.