Elena Govetto, secondo colpo in ordine di tempo del mercato estivo rossoblù, rappresenta il promettente prosieguo della generosa tradizione di bomber in casa Permac Vittorio Veneto. Classe 2000, pronta a dimostrare tutto il proprio valore nel grande salto dal settore giovanile del Tavagnacco alla Prima Squadra della Città della Vittoria, Elena si è già distinta per spirito di sacrificio e feeling con la squadra sin dal primo giorno agli ordini di mister Massimo Zoni.
Proviamo dunque a conoscere meglio una delle nuove, imminenti protagoniste della stagione rossoblù 2020-2021, ufficialmente al via domenica 20 settembre con l’esordio nel girone quadrangolare di Coppa Italia.
Cosa ti ha spinto ad abbracciare, sin da piccola, il calcio come sport preferito?
Per quanto ricordo sin da piccolissima trascorrevo molto tempo con mio papà, un ex calciatore, a guardare le partite in televisione cercando di capire cosa accadesse in campo, con particolare curiosità nei confronti della figura del portiere. Avvicinarmi al calcio giocato è stato dunque uno step piuttosto naturale, incoraggiato dalla mia famiglia e supportato dalla squadra del mio comune, Lestizza, nella quale ho condiviso l’esperienza con i maschietti sino all’età di 13 anni.
Quali sono state le tappe fondamentali della tua crescita calcistica sinora?
Dopo i primi passi a Lestizza, mi si è presentata la possibilità di disputare alcuni tornei in prova al Tavagnacco. Da lì sono stata tesserata con le Giovanissime ed è cominciato ufficialmente il mio percorso in gialloblù sino agli allenamenti con la prima squadra. Sul campo, dai primissimi esordi sulla fascia sono stata dirottata in attacco seguendo i dettami di uno dei primi mister, secondo cui giocando in un ruolo più offensivo mi sarei potuta togliere con il tempo delle belle soddisfazioni.
Quali partite disputate, sino a questo punto della tua carriera, ricordi con maggiore piacere ed emozione?
La partita più bella è sempre la prossima! Scherzi a parte, nella mia breve carriera sin qui ricordo in particolare un torneo disputato con il Tavagnacco a Klagenfurt, all’interno di uno stadio enorme, nel quale abbiamo vinto in finale ai calci di rigore. Oltre alla soddisfazione di arrivare fino in fondo in una cornice così prestigiosa, è stata una grande emozione poter essere protagonista calciando uno dei “penalty”: era una delle mie prime esperienze in maglia gialloblù e mi sono sentita davvero responsabilizzata.
Come ti definiresti dal punto di vista tecnico?
Come attaccante nasco con idee e movimento da prima punta, ma con il tempo ho naturalmente imparato ad adattarmi come giocatrice di supporto ad un’altra compagna più offensiva. Questo mi ha portato a riuscire a dare il mio contributo sia dal punto di vista realizzativo sia in quota assist, chiaramente sarà poi il mister a decidere come impiegarmi nello scacchiere offensivo che ha in mente.
Cosa ti aspetti da questa prima annata con i colori rossoblù della Città della Vittoria?
A Vittorio Veneto ho trovato un ambiente positivo e molto accogliente, da tutto lo staff alle mie compagnie di squadra. Mi aspetto un buon campionato, tanto a titolo personale quanto particolarmente come collettivo: giusto pensare in primis alla salvezza, ma credo sia nelle nostre possibilità ambire a qualcosa di più, da metà classifica in su, senza porci limiti secondo i nostri meriti e l’entusiasmo che riusciremo a coltivare.
Photo Credit: Permac Vittorio Veneto