La guida tecnica dei portieri del Padova Calcio Femminile passa nelle mani, è il caso di dire, di Daniele Signorelli che ha rilasciato un’intervista attraverso il sito ufficiale della società biancoscudata. (www.calciopadovafemminile.it)

Conosciamo meglio il nuovo membro dello staff, queste le prime parole che gettano le basi del lavoro da qui a giugno. Esperienza, passione, un continuo perseguire il meglio, queste le parole chiave alla base di un ruolo che “nella sua unicità è il più bello del calcio”.

“Ci tengo innanzitutto a ringraziare la società per la fiducia riposta in me. Per me è un riconoscimento al lavoro che sto svolgendo qui al calcio Padova Femminile. Il mio percorso nel calcio femminile è iniziato ben 8 anni fa e con il passare del tempo diventa mi rendo conto di aver fatto la scelta giusta perché ormai è diventata una realtà affermata che necessita un giusto approccio tecnico e professionale. Ho scelto di continuare questo percorso perché sto avendo tante soddisfazioni e credo che allenare il femminile è davvero molto stimolante. La donna nello specifico, gioca a calcio, a differenza dell’uomo, perché lo vuole fare e quindi affronta gli allenamenti con determinazione e perseveranza. Ciò fa si che le sedute di allenamento sono sempre performanti sia per i portieri che alleno ma anche per me che traggo soddisfazione nel vederli all’opera con questa enfasi. Il mio lavoro nel calcio femminile parte fin da subito nel creare empatia con i portieri che alleno in modo tale da creare un ambiente di fiducia e di rispetto. Cosa non deve mancare tra le corde di un portiere moderno? Beh io direi che il portiere moderno deve essere come un “enciclopedia” . Deve avere una conoscenza ampia nel ruolo perché ogni partita ha la sua storia differente. Alla luce di questo la mia metodologia, tenendo conto di tutte le caratteristiche fisiche e tecniche della donna, cerca di sviluppare in modo globale tutte le situazioni di gioco abbinata ad una tecnica analitica che non va mai dimenticata e sottovalutata. Ricordo sempre una frase ,che condivido in pieno, di Alessandra Onofri, responsabile tecnico del Settore giovanile del calcio Padova femminile “Una presa sbagliata per noi è un’opportunità in più per l’attaccante…” . Detto ciò aggiungo che per me allenare i portieri è una missione che è iniziata a 25 anni. Perché mi sono reso conto che voglio dare ai portieri quello che purtroppo non ho avuto alla loro età. Per questo cerco sempre di migliorarmi e di studiare in modo tale da poter essere efficiente ed efficace nel loro confronti ma soprattutto Trasmettere loro la passione e la dedizione che ho per questo ruolo. Si perché secondo me il portiere per la sua unicità è il ruolo più bello del calcio!”