Carlotta Sacco, attaccante classe 2005 del Crotone Femminile, ha rilasciato un’intervista esclusiva ai nostri microfoni. Esterno di grande corsa, la giovane calciatrice in passato ha attirato l’attenzione anche del Sassuolo e a soli 14 anni ha esordito con il Catanzaro in Serie C, diventando fin da subito un punto di riferimento importante per la squadra, facendo del dinamismo e della rapidità due delle sue principali caratteristiche.
Come nasce la tua passione per il mondo del calcio? Quando hai pensato: voglio diventare una calciatrice? Quanto è stato determinante al fine della tua carriera, il supporto della tua famiglia?
“All’età di 10 anni, grazie alla passione coltivata da mio padre, ho intrapreso la strada del calcio. Inizialmente andavo a guardare gli allenamenti di mio padre e pian piano ho preso confidenza con il pallone. Mia madre all’inizio non era molto convinta di questa mia scelta, ma con il tempo sia lei che mio padre si sono resi conto che volevo davvero cimentarmi in questo sport”.
Quanto hai faticato per imporre il tuo talento al di là della tua innegabile bravura? Qualcuno ti ha mai detto che non era uno sport per ragazze?
“Credo che non si arrivi mai ad un traguardo vero e proprio, l’importante è sicuramente non accontentarsi di quel che si ottiene ma continuare sulla propria strada e lavorare con costanza e volontà. Purtroppo nel mio paese non vi è alcuna squadra femminile, infatti ho iniziato il mio percorso in una scuola calcio maschile del paese. Molte persone mi hanno sempre detto che il calcio non è uno sport per ragazze, ma vedendo i miglioramenti in questo ambito ho lasciato passare questi giudizi”.
C’è qualcuno fra i/le grandi interpreti del tuo ruolo a cui ti ispiri?
“Uno dei grandi giocatori a cui mi ispiro è sicuramente Douglas Costa”.
Il campionato non sta andando nel migliore dei modi: sono 16 le sconfitte subìte che hanno portato la squadra all’ultimo posto in classifica. Pensi che ad avere influito in qualche modo sull’andamento negativo del campionato sia stata la giovane età della rosa?
“Purtroppo quest’anno con la mia squadra stiamo riscontrando alcune difficoltà sicuramente per la giovane età della rosa e per la poca esperienza che si ha in campo. La giovane età è un fattore che si risente parecchio durante i 90 minuti”.
Che rapporto hai con le tue compagne e con l’allenatore? Come sei stata accolta a Crotone?
“Con le mie compagne ho avuto un buon rapporto fin da subito. Più che essere accolta, diciamo che essendo una delle veterane della squadra, ho accolto le mie compagne senza nessun tipo di problema. Anche loro non hanno avuto problemi nell’inserimento del gruppo.
Con il mister ho un buonissimo rapporto, anche dopo l’infortunio ha avuto subito grande fiducia su di me e affrontiamo spesso le problematiche della squadra”.
Il Crotone è reduce dalla sconfitta in trasferta contro il Montespaccato e domenica vi aspetta una gara complicata contro la Vis Mediterranea capolista. Come affronterete il match e che tipo di partita ti aspetti?
“Purtroppo domenica scorsa contro il Montespaccato a causa di vari infortuni mancavano alcuni elementi fondamentali della squadra. Nonostante ciò il primo tempo è terminato a nostro vantaggio. Questa settimana stiamo lavorando sodo per affrontare la capolista, ce la metteremo tutte per cercare di dare una buona prestazione e il risultato verrà a seguire.
I tuoi obiettivi e il tuo sogno nel cassetto per il futuro
“Il mio sogno è sicuramente raggiungere la Nazionale Italiana e giocare con la Juventus, la mia squadra preferita fin da bambina. Spero di raggiungere i miei sogni e di dimostrare i miei valori”.