Una delle squadre rivelazioni della Serie C di quest’anno è il Meran Women, guidato da mister Campolattano. Il team neopromosso in terza serie, che si trova al secondo posto del girone B, da qualche settimana ha visto nuovamente a disposizione Chiara Tulumello. Abbiamo raggiunto il capitano del Meran, fermo per sei mesi dopo un infortunio al crociato, che ai nostri microfoni ha dichiarato dopo la gara di mercoledì a Portogruaro:
“A Portogruaro abbiamo trovato una squadra diversa rispetto all’andata, sicuramente cresciuta sia sotto il punto di vista tecnico/tattico che di mentalità. Il cambio di allenatore ha sicuramente influito sulla loro crescita, ma c’è da dire che a parte i primi minuti dove noi abbiamo un po’ faticato ad entrare in partita e l’inizio del secondo tempo dove loro giustamente hanno provato a recuperarla i nostri valori tecnici si sono rilevati superiori ai loro. Da qui alla fine ogni partita sarà dura da affrontare, dobbiamo giocare contro squadre che anche se non hanno più chissà che obiettivi di classifica sicuramente ognuna di loro vorrà dare il meglio contro di noi. Da parte nostra c’è consapevolezza e volontà di fare sempre il meglio e portare a casa il risultato”.
“Purtroppo vivere questo campionato da fuori è sicuramente diverso che essere completamente partecipe in campo. Nonostante sia il mio primo campionato di Serie C devo dire che ho trovato un livello molto alto. Sia a livello di giocatrici che di società. È una soddisfazione per me vedere che il movimento del calcio femminile sia tanto seguito e finalmente gli si stia dando la giusta importanza. Ho seguito da lontano gli altri gironi, ma credo che il nostro sia uno dei più competitivi”.
“Abbiamo sempre detto che l’obiettivo all’inizio della stagione era la salvezza, consapevoli, nonostante questo, del fatto che avevamo in squadra ragazze di altissima qualità. Ma nulla è scontato e devo prendere i nostri meriti, riuscire a combinare tutto quanto, squadra, staff, organizzazione come neopromossa ci rende estremamente orgogliosi. Non ci aspettavamo di fare così bene, ma quando si crede fortemente in ciò che si fa molte volte si riesce a raggiungere obiettivi straordinari”.
“Per quanto riguarda me personalmente è stato un anno ricco di emozioni, negative e positive. Ad una settimana dall’inizio del campionato mi sono rotta il crociato ed è stato molto doloroso, non solo fisicamente, ma soprattutto mentalmente. Sono però riuscita ad operarmi subito e grazie al mister, alle mie compagne e tutte le persone che mi sono state accanto durante la riabilitazione sono riuscita a tornare in campo dopo 6 mesi. Il rientro è stato emozionante, toccante e meraviglioso. Sono stati 6 mesi lunghissimi, ma ho lavorato duramente per rientrare. Purtroppo è un infortunio sempre più frequente, ma come ogni cosa passa, ciò che è più importante è non abbattersi e lavorare giorno per giorno per recuperare, si la funzionalità motoria, ma soprattutto quella mentale”.