La favola del Centro Storico Lebowski nasce a Firenze, in Piazza D’Azeglio ed è una di quelle storie che meritano di essere raccontate perché al centro di tutto non ci sono i soldi, la fama, le sponsorizzazioni. Al centro di questa favola calcistica moderna ci sono gli ultras: tutto nasce con loro, con la passione, la lealtà e l’amore che solo i tifosi posso provare e dare: ci sono loro sugli spalti, sempre, sia con il caldo, sia con il freddo, con o senza tribune, loro sono lì a cantare e ad urlare a squarciagola affinché in campo possa verificarsi qualcosa di bello.
Un percorso iniziato tanti anni fa, una società cooperativa dilettantistica che si autofinanzia e che porta avanti una visione del calcio che di dilettantistico non ha nulla ma ha molto cuore.
Più che una squadra di calcio, il Lebowski è una famiglia, un luogo aperto dove ridere, scherzare e immaginare in grande. È con questa filosofia e con questo credo bene in mente che la società ha confermato l’iscrizione al prossimo campionato nazionale di Serie C, come si può leggere dal loro comunicato. Una scelta non presa alla leggera, ponderata, chiacchierata e discussa: proprio come si fa in famiglia, la decisione è arrivata dopo molte serate di dibattito, di valutazioni, ascoltando l’opinione di tutti. Alla fine la voglia di provare a fare qualcosa di straordinario ha prevalso sui tentennamenti e allora la notizia è diventata ufficiale.
“La nostra idea è quella di sempre: fare calcio femminile vuol dire anche lottare per la libertà dei corpi, per il protagonismo nel movimento, per la pretesa di seguire il proprio desiderio invece che essere solo un oggetto di desiderio.
Facciamo la Serie C per promuovere la nostra idea di calcio: stadio pieno, una squadra che rappresenta i valori di una comunità, protagonismo collettivo, azione diretta”.
Per fare un salto così grande, però, c’è bisogno dell’aiuto di tutti ed ecco che la società ha chiesto aiuto e ha invitato i propri tifosi a sottoscrivere la loro partecipazione alla campagna annuale “for the fans by the fans”: insieme, per un sogno che sembra folle “ma se ce la faremo, non sarà una vittoria normale. Sarà una vittoria assurda”