Nella lista delle convocate per la lunga trasferta in terra sarda spicca come una delle veterane del gruppo rossoblù, eppure Carlotta Modolo ha dalla sua la freschezza dei 20 anni appena compiuti (lo scorso 29 settembre) e l’entusiasmo di colei che finalmente sta trovando la giusta continuità in campo dopo gli anni di apprendistato nella cantera di casa Permac.
Introdotta, per necessità tecnico-tattiche, ad un rapido stage anche da vedetta al centro della difesa rossoblù, la numero 92 ha dimostrato di sapersi disimpegnare con egual pragmatismo in entrambi i ruoli con profondità di rendimento. Sentiamo proprio da lei che umore si respirà nello spogliatoio vittoriese a poche ore dal match sul campo dell’Oristano.
Contro l’Isera è arrivata la prima vittoria in campionato al termine di una prestazione dai tratti piuttosto chiaroscurali.
Domenica scorsa è andata bene per il risultato finale e dunque per i 3 punti, ma é chiaro che avremmo dovuto giocare molto meglio. Siamo ancora ad inizio stagione e pure in costante emergenza sul fronte infortuni, per questo stiamo cercando di far fronte alle avversità e organizzarci nel modo migliore dentro e fuori dal campo.
Quest’anno ti stai reinventando anche nell’inedito ruolo di difensore centrale. Come stai vivendo questa nuova vita anche sotto il profilo tecnico-tattico?
Non è mai facile imparare un nuovo ruolo di punto in bianco. Ovviamente mi metto a disposizione del mister e di tutta la squadra, ma inevitabilmente mi sento più rodata a centrocampo. In ogni caso, contro l’Isera per la prima volta in stagione ho giocato in mezzo accanto a Tommasella ritrovando buone sensazioni in quella posizione. Per il resto, l’importante per me è poter giocare e dare sempre il massimo in ogni posizione.