L’U.S Città di Pontedera CF annuncia ufficialmente l’arrivo di Carlo Biondi, che ricoprirà sia la figura del preparatore dei portieri che quella di Team Manager. Le prime parole in maglia Granata
Quando hai iniziato a fare il preparatore dei portieri?
“Ho iniziato quando a trentatré anni ho appeso gli scarpini al chiodo. La prima esperienza è stata in 3a categoria con il Club 81 di Pescia con il quale sono stato altri due anni conseguendo una promozione in Seconda Categoria. Successivamente dopo una breve collaborazione alla Vergine dei Pini, squadra di Seconda Categoria di Monsummano, sono approdato a Larciano in Eccellenza, poi a Montecatini, Monsummano e Candeglia tutte in Promozione intervallate da varie squadre di Prima e Seconda Categoria come Cerbaia, Cintolese, Margine Coperta, Marliananievole, Amici miei di Agliana per poi approdare ormai sei anni orsono alla Beretti della Pistoiese dove sono rimasto sei anni ricoprendo anche il ruolo di Team Manager. Alla Pistoiese nasce la collaborazione con il settore femminile dove negli due anni ho svolto il ruolo di preparatore dei portieri della prima squadra”.
Hai appeso gli scarpini al chiodo quindi prima sei stato un giocatore?
“Ho giocato come portiere fino a 32 anni con esperienze importanti nei settori giovanili di alcune rinomate scuole calcio di Milano e provincia da cui provengo. Trasferito in Toscana ho militato a Ponte Buggianese“.
Hai già fatto il team manager a Pistoia. Come vivi questo doppio ruolo?
“Non è la prima esperienza assoluta come Team Manager poiché ho rivestito quel ruolo nella Berretti/Primavera della Pistoiese per tre anni consecutivi, ovvio che la prima squadra femminile del Pontedera si presenta per me come il proseguimento eccelso di un percorso sportivo che ormai dura da qualche decennio, sono ormai più vicino ai sessant’anni che ai cinquanta. Il doppio incarico non lo vivo come un peso perché la passione che tanti di noi hanno verso questo sport fa si che le responsabilità, la fatica, le vittorie, le sconfitte e quant’altro ti da il campo sono motivi di evasione dalla vita di tutti i giorni ma allo stesso tempo parte integrante della vita stessa per socialità, convivenza, motivazione e specialmente divertimento, se non fosse così non sarei qui“.
Come è arrivata la chiamata da Pontedera?
“È stata una sorpresa ma non troppo. Da tanti anni che sono nel calcio toscano una piccola finestrella di visibilità penso di essermela ritagliata e quando è arrivata la telefonata del DS Basili non ho avuto esitazioni ad incontrarlo per conoscere il progetto. Devi ammettere che già dopo appena il primo incontro ho sentito sintonia e senza indugiare una stretta di mano ha sancito questo sodalizio che spero duri nel tempo“.