Sono molti e diversi i quesiti che le persone si pongono sul calcio femminile, sul fatto che possa essere uno sport solo per maschi in quanto scontri, contatto fisico sono alla base del gioco e la donna ĆØ vista per alcuni ancora troppo vulnerabile e poco adatta. L’allenatore del Versilia Calcio Femminile, Antonio Rossi si pone una riflessione sul fatto che il calcio ĆØ sia sempre calcio in rosa o meno:
“Il calcio ĆØ uno sport di squadra a carattere invasivo, uno sport di contatto.
Il calcio ĆØ uno sport di situazione, dove le variabili e le scelte che ogni singola giocatrice viene chiamata ad eseguire non sono mai le stesse.
Il calcio ĆØ uno sport di contatto e anche il calcio femminile non sfugge a questa norma.
Duelli, contese, contrasti, spinte di spalla ecc. ecc., fanno parte integrante di questo sport.
Ć quindi indispensabile allenare l’agonismo, la āgiustaā determinazione, la ācattiveriaā nelle entrate. CiĆ² significa insegnare anche il rispetto delle avversarie senza perdere di vista lāobiettivo principale del difendente e cioĆØ la riconquista della palla e la trasformazione di unāazione da difensiva in offensiva.
Questo per accadere deve prevedere due tipi di situazione:
La riconquista della palla tramite intercetto;
La riconquista della palla tramite contrasto.
Mentre nel primo caso raramente si avrĆ un contatto con lāavversaria, nel secondo caso si avrĆ certamente una situazione di contatto piĆ¹ o meno forte a seconda della determinazione messa dalle atlete nellāazione.
Quando sento affermazioni del tipo: āIl calcio ĆØ un gioco maschio, inorridisco!” Il calcio ĆØ un gioco di gruppo, di squadra, un gioco dove sono previste ripartenze dinamiche, dove sono previsti contatti leciti e il piĆ¹ delle volte non leciti, questi si chiamano falli di giuoco
Nel calcio femminile, sopratutto nelle serie minori (C, D) questo tipo di gioco (la riconquista della palla tramite il contatto) ĆØ estremamente detestato dalle calciatrici.
Giocatrici che non amano particolarmente rischiare un contatto.
Alcuni giorni fa disquisivo con il Mr di una squadra di calcio femminile sostenendo che pur essendo CHIARAMENTE falli alcune azioni oltre il limite fissato dal regolamento, queste stesse azioni facessero parte integrante del gioco.
StarĆ poi alla bravura, saggezza, intelligenza de lāarbitro sanzionare le azioni oltre il regolamento ma da lƬ passare a sentire durante la gara continue lamentele di squadra d di panchina preclude al gioco la sua natura di gioco di contatto.
A mio parere non si puĆ² giocare a calcio senza il contatto.
Contatto che dovrebbe essere duro, intenso, determinato ma sempre e comunque leale.
Altrimenti spiegatemi cosa facciamo a fare il lavoro su l’1 contro 1 e tutte le sue variabili, il lavoro per aumentare l’agonismo e altri lavori che prevedono gesti tecnici e atletici legati alla riconquista della palla.
Ogni contributo, sereno e pacato, Ć© ben accetto e la discussione potrebbe essere proficua e propedeutica per un gioco altamente agonistico.”
Antonio Rossi allenatore Versilia Calcio Femminile
Credit Photo: Pagina Facebook ACD Versilia Calcio Femminile