Oggi chiacchieriamo con Elena Simone, difensore centrale, classe 2000, del Bologna Femminile. La Simone nella passata stagione, la prima targata ufficialmente Bologna Football Club, ha messo in luce carattere e tecnica, oltre ad aver guidato la difesa felsinea, in un campionato sempre condotto e poi vinto al foto finish dalla Torres.
-Ciao Elena, una tua riflessione sulla stagione appena passata che vi ha visto recitare un ruolo da vere protagoniste dalla prima fino all’ultima giornata di campionato che per un soffio non vi ha regalato la serie B?
“La scorsa stagione ci ha reso molto felici, è stato bello, anzi bellissimo per quasi tutto il torneo essere prime in solitaria in classifica, poi purtroppo la fine non è stata come ci aspettavamo, in due partite importanti avevamo la rosa più che dimezzata fra Covid e infortunate e la Torres era in grande forma, da lì in avanti si è spianata la strada alla promozione diretta. Rimane la soddisfazione di un secondo posto, che ci rende enormemente felici per il gioco prodotto e la forza del gruppo”.
-Quest’anno il Bologna ha dedicato un settore specifico proprio al femminile, cosa ne pensi?
“Sono, anzi siamo contentissime, perché ora avremo un referente in più che si occuperà direttamente di noi, e che si coordinerà sempre con mister Galasso, ma soprattutto è un segnale forte per il nostro movimento bolognese e regionale, per accogliere anche altre nuove atlete e dare una casa a quelle giovani ragazze che si vorranno avvicinare al calcio femminile, per noi è una grande conquista”.
-Il prossimo campionato, vi vede inserite in un nuovo girone, che ne pensi?
“Io e alcune mie compagne, con le quali gioco da tempo, un paio di anni fa abbiamo già affrontato questo tipo di squadre, ma poter dire ora che è più o meno forte sarebbe sbagliato, anche perché sono passati diversi anni da quando le abbiamo affrontate e si sa che spesso, di anno in anno, il valore e l’organico di ogni squadra, come del resto il rendimento, potrebbe cambiare, mi sento solo di dire che cercheremo come abbiamo fatto lo scorso anno, partita dopo partita ad iniziare dalla Coppa Italia, di affrontarla una alla volta con il nostro solito motto, ovvero quello di cercare nei limiti del possibile di sviluppare in campo il nostro gioco e di affrontare una sfida alla volta senza pensare troppo in là. Ovviamente l’obiettivo della salvezza in un campionato cosi tosto sulla carta rimane il primo tassello, poi l’appetito, come si suol dire, viene mangiando, sicuramente l’unica cosa che posso garantire è che faremo del nostro meglio per onorare come sempre questa gloriosa maglia che indossiamo”.
-A proposito di maglia, il nome del Bologna oltre al glorioso passato nel campionato di serie A maschile della società che da due anni vi ha accolto fra le proprie braccia e dopo il bel campionato dello scorso anno, pensi che farà più paura nella prossima stagione?
“Sicuramente il Bologna ha un blasone che lo precede, in Italia e non solo, per quando riguarda il femminile noi lo scorso anno abbiamo fatto molto bene e ci siamo sicuramente messe parecchio in luce, dunque prevedo che saranno squadre il prossimo campionato che, contro di noi, lotteranno fino alla morte per ottenere la vittoria, del resto come faremo noi con loro, perché non sottovalutiamo nessuna formazione che affronteremo, sia la prima o l’ultima in classifica”.
-In questi giorni inizia anche la preparazione?
“Sì, anche se avevamo tutte delle schede tecniche con esercizi specifici da svolgere durante l’estate, questa settimana ci ritroviamo e iniziamo, in vista della successiva dove, penso, ci saranno anche delle doppie sedute di allenamento per iniziare a riprendere la condizione al meglio”.
-Elena il tuo ruolo da difensore centrale lo scorso anno ti ha trasformato anche in una sorta di leader della difesa, il tuo pensiero a riguardo?
“Si devo dire che mi sono presa le mie responsabilità e ho diretto la difesa quando potevo giocare, perché fra infortuni e acciacchi vari ho perso un po’ di partite, infatti il proposito per la prossima stagione è quello di giocare più partite possibili, va aggiunto che, se ho potuto svolgere anche questo ruolo di leadership della difesa, devo ringraziare in primis le mie compagne di gioco, che mi hanno sempre aiutato e con le quali ho legato tantissimo”.
-Infine come hai passato le vacanze estive?
“Facendo la turista a Napoli prima, poi andando a Vieste in campeggio con la compagnia, però me le sono meritate visto che ho studiato tanto fino al 15 luglio, senza mai staccare la testa dai libri”.