Pensare a Napoli e immaginarla senza calcio è un po’ come se non avesse uno degli emblemi che maggiormente sono legati a questa città, la pizza. Eppure, nel ‘700, esisteva un luogo preciso di questa splendida città in cui era vietato giocare al gioco del pallone. A far scoprire questa particolarità legata alla storia di Napoli ci ha pensato questa settimana Valentina Puglisi, centrocampista azzurra classe 2000, che, accompagnata dalla sua personale guida della città partenopea ha preso parte al progetto culturale “Turiste per calcio”, la bella iniziativa che coniuga calcio e cultura. “Il monastero di Santa Chiara è stato uno dei primi posti che ho visto qui a Napoli”, afferma Valentina, “e la cosa che più mi ha colpito è che ho scoperto che, secoli fa, esisteva una parte della città di Napoli dove era vietato il calcio!”
“Infatti”, prosegue la guida, “in questo momento ci troviamo sotto ad un bando del 1708 che vietava non solo il gioco del calcio ma qualsiasi tipo di gioco nel cortile di santa Chiara e addirittura non si rischiava solo il carcere ma ben 25 once d’oro ossia 50.000 euro attuali circa e in alcuni casi anche la pensa di morte. La cosa curiosa è che i napoletani non devono aver dato troppo peso a questo bando poichè qui vicino c’era un campo chiamato “Pallonetto Santa Chiara” ed era un proprio un campo di gioco!”.
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