Così come in altri ambiti, anche nel mondo del calcio vi è un dibattito sempre aperto che riguarda i diritti delle donne e la parità di genere: sul caso sono stati accesi i riflettori perlopiù dal 1 luglio 2022, giorno in cui è stato introdotto il professionismo nel settore sportivo femminile, con interventi sui diritti e mezze rivoluzioni anche a livello di retribuzioni, di previdenza e di sicurezza in caso di infortuni o di maternità.
L’8 marzo, giornata appena passata in cui si celebra la donna, dà modo di riflettere su quanto lavoro ci sia ancora da fare in termini di conquiste sociali, eliminazione delle discriminazioni di cui è stato ed è ancora oggetto il mondo femminile.
Valentina Congia, difensore della Torres femminile, si è recentemente prestata a nome di tutte le compagne riferendo le parole che seguono e descrivendo in maniera grezza quanto sia complicato ogni passo (talvolta a peso doppio) che le ragazze con questo sogno sono costrette a fare per emergere: ”Noi donne dobbiamo affrontare molti ostacoli per farci strada nel mondo del calcio: spesso non siamo prese sul serio, non siamo considerate abbastanza, ci dicono che questo sport non ci appartiene.
Io sono fiera di fare parte di una squadra di calcio femminile che dimostra giorno dopo giorno che le donne possono essere grandi giocatrici, capaci di competere al pari degli uomini. Ma il calcio femminile non è solo uno sport: è un mezzo attraverso cui le donne possono mostrare al mondo intero la loro forza e la loro determinazione e dimostrare che possono fare tutto ciò che vogliono, se solo dimostrano di credere in sé stesse, è un’occasione per far sentire la nostra voce.
A tutte le donne che lottano per i propri sogni“.