La fortuna non ha aiutato le audaci in casa del Chievo Women. Le Titane costruiscono un buon numero di palle-gol sia sullo 0-0 che sull’1-0, mancando di precisione ma anche di buona sorte in un paio di circostanze cruciali, segnatamente quando i due mancini – uno nel primo tempo e uno nella ripresa – di Bonnín si spengono sul fondo dopo aver toccato la traversa. Mister Venturi, grande ex, deve aggiungere anche Barbieri al novero delle indisponibili, oltre a Peare. L’attacco è costruito con un tridente che vede in Tamburini il riferimento centrale e in Bonnín e Giuliani le due ali. In difesa è titolare Carlini.
Dopo pochi secondi c’è subito un brivido per Limardi, impegnata nella primissima impostazione: Picchi, in pressione, mette il piede sul rinvio del portiere ospite, mandando la sfera a lato. Le Titane prendono campo e al 3’ levano qualche protesta per un cross di Bonnín deviato in maniera sospetta da Congia all’ingresso dell’area: è braccio largo per la spagnola e per le compagne, è un movimento congruo, invece, per il direttore di gara. La risposta del Chievo è affidata ad una incursione di Merli, che dal fondo cerca le compagne a centro area; la difesa libera sui piedi di Montemezzo, che da fuori area carica un destro a lato. Poco dopo, Begal chiude una ripartenza veloce con un destro dal limite che trova preparata Limardi. Scollinato il quarto d’ora, serve un doppio intervento di Gardel per mantenere intatta la porta sammarinese. Il difensore dell’Academy, sul calcio di punizione battuto a sorpresa per Poli, prima svetta sul cross della 14 di casa, anticipando Picchi in maniera determinate, poi mette la testa anche sulla successiva conclusione volante di Merli, sostituendosi di fatto a Limardi. La San Marino Academy spezza questo momento di marca gialloblù costruendo la migliore palla-gol della sfida. In ripartenza, Carrer apre per Tamburini, che subito verticalizza per Bonnín: la spagnola sterza sul dischetto del rigore mandando fuori giri sia Saggion che Polonio, poi calcia immediatamente col mancino, scheggiando la parte superiore della traversa. Le Titane comunque non perdono tempo a rammaricarsi. La loro presenza negli ultimi venticinque metri del Chievo si fa stabile. Al 25’, sugli sviluppi di un corner, Puglisi ha la palla buona per colpire dal limite dell’area, ma il suo destro di prima intenzione incontra una decisiva deviazione. Ne nasce un secondo calcio d’angolo su cui la difesa di casa libera; Ladu ripropone immediatamente in avanti pescando Tamburini in posizione regolare. La centravanti dell’Academy ha il tempo di controllare il pallone in area, ma Polonio è superlativa nello scegliere il tempo dell’uscita e nello schermare la conclusione a botta sicura dell’avversaria.
Comunque il Chievo non riparte. Anzi, in capo a sessanta secondi la San Marino Academy troverebbe anche il gol del vantaggio, con Gardel, pizzicata però in fuorigioco. Nella stessa azione, le ragazze di Venturi protestano per un’uscita non troppo ortodossa di Polonio, che nel tentativo di anticipare Tamburini abbatte l’attaccante biancoazzurra colpendola al viso. Anche qui, le richieste di calcio di rigore cadono nel vuoto. Come è noto, ci sono regole nel calcio che non sono scritte ma che con molta forza, e spesso quando più fa male, fanno sentire la loro inesorabilità. Nel momento del massimo sforzo offensivo della San Marino Academy, a passare in vantaggio è il Chievo Women. Picchi arretra il raggio d’azione e calibra un lancio eccezionale per Poli; la 14, sfuggita ai radar difensivi, mette una palla bassa che Begal non ha difficoltà a girare in buca d’angolo. Nonostante il contraccolpo psicologico sia forte, le ragazze di Venturi si impegnano per riprendere subito il tema offensivo. Occasioni fino al duplice fischio però non se ne registreranno, né da una parte né dall’altra, se si eccettua un piattone volante di Poli, dal cuore dell’area, che viene intercettato da Ladu davanti alla porta.
Nella ripresa c’è subito una chance per Tamburini, liberata da un lancio molto più che incauto di Ketiš: l’attaccante ospite calcia subito, senza però riuscire ad angolare e favorendo così la presa di Polonio. Ma c’è un retropassaggio sanguinoso anche nell’altra metà campo: quello che Puglisi destina a Limardi, servendo di fatto Merli che, per fortuna delle Titane, non trova l’impatto giusto con la palla. Venturi si gioca il primo cambio all’ora di gioco, inserendo Menin per Carrer. Passa qualche minuto e Bonnín impreca per la seconda volta in gara con la traversa: stavolta la sua è una soluzione di potenza, con il collo del piede mancino, dopo la respinta corta di Barro. La palla si abbassa ma non a sufficienza, perdendosi sul fondo dopo aver sbattuto in pieno sul montante, a Polonio battuta. Il fragore di quel legno ha l’effetto di scuotere il Chievo, che una manciata di minuti più tardi costringe Limardi ad una paratona salva-risultato. La squadra di Ulderici riparte velocissima sull’asse Peddio-Picchi, con la prima che apre per una solissima Begal, il cui tentativo di doppietta si scontra con il riflesso del portiere ospite. Sulla palla vagante arriva Poli che, contrastata da Ladu, non trasforma il tap-in. Richieste di rigore da parte delle clivensi, non accolte dal direttore di gara così come quelle dell’Academy nel primo tempo. Venturi cerca di aumentare il potenziale offensivo inserendo Pirini per Puglisi, ma al 75’ serve un altro intervento super di Limardi per mantenere intatto l’1-0 sulla conclusione ravvicinata di Picchi.
Intatto sì, ma non a lungo. Meno di un minuto dopo, la pressione altissima di Marengoni consente alla ex Titana di presentarsi sola davanti a Limardi e di batterla con un piazzato inesorabile. Ora tutto si fa più facile per le padrone di casa, che in chiusura cercano un altro gol dell’ex, stavolta con Landa, il cui mancino dal limite, ben preparato, termina alto. In precedenza era andata vicinissima Picchi al 3-0 aggredendo in area piccola il cross forte di Landa: la palla viene girata nella direzione sbagliata dal capitano delle locali, per il sollievo di Limardi e compagne. Di là, l’ultimo tentativo biancoazzurro lo aveva fatto Pirini con un mancino che, deviato, aveva scosso la rete dall’esterno. Tutto questo poco prima che Carlini si arrendesse ad un infortunio e fosse rilevata da Manzetti. Ora due settimane per recuperare le forze – e le infortunate – e per preparare il delicato derby casalingo con il Cesena.
H&D CHIEVO WOMEN (4-3-3): Polonio; Saggion (dall’85’ Bercelli); Barro, Congia, Pizzolato; Ketiš, Montemezzo (dal 72’ Marengoni), Merli (dal 64’ Peddio); Poli (dal 72’ Landa), Picchi, Begal (dall’85’ Pasquali). A disp: Butte, Zannini, Rosolen, Trevisan. All: Ulderici.
SAN MARINO ACADEMY (4-3-3): Limardi; Montalti, Gardel, Carlini (dall’82’ Manzetti), Ladu; Puglisi (dal 74’ Pirini), Brambilla, Carrer (dal 59’ Menin); Giuliani, Tamburini, Bonnín. A disp: Montanari, Bertolotti, Mariotti, Buonamassa, Prinzivalli, Nicolini. All: Venturi.
ARBITRO: Di Renzo di Bolzano.
MARCATRICI: 30’ Begal (CHI), 76’ Marengoni (CHI).
AMMONITE: Ketiš (CHI), Merli (CHI).