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La ‘prima’ stagionale non sorride alle Titane, che cedono di misura all’Hellas Verona e si congedano anzitempo dalla Coppa Italia, che senza più la fase a gironi costringeva subito le contendenti ad un dentro o fuori. Le Scaligere si presentano ad Acquaviva con in mente, forse, quello 0-1 incassato nel dicembre 2019 che costò loro, contro ogni pronostico, l’eliminazione dalla coppa proprio ad opera delle Titane, e proprio ad Acquaviva. Allora segnò Barbieri, che oggi viene schierata al centro del tridente con ai lati Menin e Tamburini. A centrocampo, chance da titolare per Giuliani, mentre in difesa si registra il debutto assoluto, alla primissima convocazione, della “baby” Aurora Manzetticlasse 2005. Al suo fianco Gardel, in porta Siejka, entrambe all’esordio con la San Marino Academy, così come lo stesso mister Ricci.

Le Titane si fiondano subito in avanti, senza però impressionare l’Hellas, che contrattacca con pari impeto. Anzi, al 5’ la porta di Siejka trema sul destro dalla distanza di Zanni, che si stampa sul palo. Un minuto dopo, altro brivido per le Titane con la penetrazione in area di Rognoni ed il mancino incrociato di quest’ultima che esce di un nulla rispetto al palo. Le ragazze di casa tentano una risposta al 10’, con il cross lungo di Prinzivalli in aera di rigore per Tamburini, che prova l’incornata mancando il bersaglio. Le scorribande sulla fascia destra di Pasini iniziano a poco a poco a diventare un tema ricorrente nelle offensive delle ospiti. La 17 cerca spesso di isolarsi in uno contro uno e di trovare spazio per il traversone, trovando però sempre attente letture da parte di Gardel e di Manzetti, per nulla preda dell’emozione da debutto. Al 17’ però una bella triangolazione fra Pasini e Zanni apre il campo per la prima, che entra in area e cerca un assistenza per Peretti anziché la battuta diretta a rete. La compagna riceve comunque un invito “goloso” per un tiro che però non esce convinto dal suo piede destro, e Siejka può tirare un sospiro di sollievo.

Le ospiti comunque non demordono e in coda alla frazione trovano il gol sblocca-risultato. Tutto nasce da una palla persa dalle Titane a centrocampo, subito riciclata da Peretti per la fuga di Rognoni, che, eluso il fuorigioco, si presenta a tu per tu con Siejka e la batte con un mancino incrociato ed inesorabile. A questo punto le ragazze di casa hanno una reazione di “pancia”, che le porta prima a litigare con i legni e poi a reclamare a gran voce un calcio di rigore. Nel primo caso è l’Hellas a perdere malamente palla a centrocampo; Barbieri non ci pensa due volte a lanciare in campo aperto Menin, che si presenta davanti a Shore e la scavalca con un destro leggermente troppo alto: palla che sbatte sulla traversa e poi rimbalza su piedi gialloblù. Sull’angolo conseguente, la difesa respinge corto, Prinzivali prova la battuta a rete e Tamburini, nel tentativo di intercettare il pallone, va a terra a contatto con Peretti. L’arbitro dice di proseguire, poco dopo ferma il gioco nel vedere Tamburini dolorante al viso. Niente rigore e veementi proteste da parte delle Biancoazzurre. Si va al riposo sul vantaggio ospite.

Al rientro dagli spogliatoi non ci sono novità di formazione. Dopo 3’ minuti Tamburini lavora bene di fisico, entra in area e prova la conclusione di punta, cadendo sul ritorno di Zanni. Contatto veniale, ed infatti le proteste sono quasi nulle. Il tiro della 22 era stato controllato con facilità da Shore. Lo stesso vale per Siejk sul destro dai 20 metri di Lotti, fiacco e centrale. Scollinata l’ora di gioco, Giuliani recapita una bella palla in area per Menin, che preferisce servire Barbieri anziché calciare. La 45 fa la stessa cosa a beneficio di Bertolotti, che alza troppo la mira. Poco dopo arriva l’occasione più nitida del secondo tempo: Barbieri passa di pura caparbietà su Ledri e si presenta in area. Il destro incrociato della bomber torinese sembra inesorabile, ma Shore va giù in una frazione di secondo e con la mano aperta dice no, firmando una autentica prodezza. L’Hellas risponde con le conclusioni velenose di Capucci e Peretti, entrambe scoccate da fuori area ed entrambe fuori di poco. Intanto Ricci si gioca alcune carte, facendo esordire Puglisi e Bonnín e dando minuti anche a Ladu e Pirini. L’assetto biancoazzurro è totalmente votato all’attacco, tuttavia non ci saranno altri pericoli di rilievo per la porta di Shore. Le Titane salutano la Coppa Italia e dirottano tutti i propri pensieri sul campionato, a partire dalla sfida di domenica prossima con il Bologna. L’Hellas Verona si regala invece un prestigioso ottavo di finale con il Milan.


Coppa Italia femminile, Sedicesimi di finale | San Marino Academy – Hellas Verona Women 0-1

 

SAN MARINO ACADEMY [4-3-3]

Siejka; Montalti, Gardel, Manzetti, Prinzivalli (dal 79’ Ladu); Giuliani, Brambilla (dall’85’ Pirini), Bertolotti (dal 69’ Puglisi); Menin (dal 79’ Bonnín), Barbieri, Tamburini

A disposizione: Limardi, Modesti, Mariotti, Buonamassa, Carlini

Allenatore: Massimo Ricci

 

HELLAS VERONA WOMEN [4-3-3]

Shore; Capucci, Meneghini, Ledri, Bursi; Zanni, Lotti, Mancuso (dal 70’ Mariani); Pasini (dal 70’ Dallagiacoma), Peretti, Rognoni

A disposizione: Mazza, Sardu, Datres, Requirez, Bison, Kiamou, Corsi

Arbitro: Kristian Ubaldi di Fermo

Assistenti: Matteo Bertelli di Firenze, Simone Pellegrini di Prato

Ammoniti: Pasini

Marcatori: 41’ Rognoni