Si ferma a due la striscia di vittorie casalinghe delle Titane. Ad interromperla è l’Arezzo, giunto a San Marino con l’idea di mettere più spazio possibile fra sé e la zona retrocessione – delimitata proprio dalla San Marino Academy – e in grado di portare pienamente a termine la missione. Le ragazze di casa volevano ripartire dall’ultimo successo centrato ad Acquaviva, quello contro il Cesena, ma è mancato il furore che ha reso possibile quell’impresa.
Di furore ne ha avuto l’Arezzo, specie all’inizio. Dopo pochi secondi Razzolini è già in grado di andare al tiro da buona posizione, ma spara alle stelle. Il vantaggio tarda solo pochi minuti. L’azione si sviluppa a destra dove Razzolini crossa per Miotto, che manca la deviazione ma in qualche modo favorisce a centro area Diaz, più rapida di tutte ad avventarsi sul pallone e a scaraventarlo in rete da posizione ravvicinata. L’Arezzo non arretra, tornando a bussare alla porta di Limardi al 9’, con Licco che cerca gloria dalla distanza ma non dà sufficiente angolo al suo destro.
Sull’altro fronte, la marcatura asfissiante di Imprezzabile concede poche chance a Tamburini. In una circostanza, però, la 22 è bravissima a scappare alle spalle delle difendenti e poi a conquistare una punizione da posizione avanzata, benchè defilata. Batte Carrer, la difesa allontana. Decisamente più pericolose le Amaranto al 14’, quando Lorieri penetra in area palla al piede e poi serve al centro Razzolini, che “buca” il tiro; la palla comunque sfila sul secondo palo per Carcassi, il cui destro è forte e solo leggermente impreciso.
Piano piano la San Marino Academy alza il baricentro, costruendo una grandissima opportunità a metà frazione. Tutto nasce dalla caparbietà di Tamburini, che recupera un pallone apparentemente perso (scippato ad Imprezzabile) e poi con l’esterno mette Carrer davanti a Nardi; la numero 7 riesce a dribblare il portiere in uscita ma perde l’attimo cruciale per la battuta a rete, favorendo il rientro della difesa. Di là, Toomey crossa per Diaz, che sceglie bene il tempo dell’inserimento ma non riesce ad avvitarsi nella maniera voluta. Tuttavia la spagnola non dovrà attendere molto per la doppietta personale. All’origine c’è una palla persa in impostazione: Razzolini ringhia su Bertolotti e poi manda immediatamente in profondità Diaz, che sfrutta la sua velocità per sfuggire a Gardel e per saltare Limardi, prima di incrociare con estrema precisione il tiro che rende vano il ritorno di Gardel.
La reazione di pancia delle Titane è in una conclusione dal limite di Carrer dopo il buon lavoro di sponda di Barbieri: un muro amaranto si erge a difesa di Nardi. Nel finale Puglisi conquista una punizione dai 25 metri affidata a Barbieri. Il destro della 45 scende un attimo troppo tardi, spaventando Nardi che si era protesa in tuffo ma che molto difficilmente ci sarebbe arrivata.
Nella ripresa c’è subito un cambio: dentro Giuliani per Bertolotti. Il centrocampo passa a rombo: Puglisi diventa vertice basso, Bonnínvertice alto alle spalle di Tamburini e Barbieri. Le Titane partono con buona volontà, ma l’Arezzo si copre bene e si fa vedere a sua volta in avanti, conquistando un calcio d’angolo che Lorieri batte per Imprezzabile: la rovesciata della numero 10 strappa applausi al pubblico ma è fuori, anche se non di molto. Trova lo specchio invece Paganini dopo lo scambio veloce con Nocchi, ma trova anche la presa di Limardi, attenta sul proprio palo.
La San Marino Academy si costruisce una chance con la solita Tamburini, che ancora una volta ricicla una palla sporca e si invola in fascia, prima di mettere un cross sul quale Imprezzabile interviene in maniera approssimativa. La palla staziona a centro area e Barbieri prova ad arrivare prima di Nardi, che però esce con i tempi giusti e si aggiudica questo “duello”. Al 55’ Razzolini si gira bene sul vertice dell’area e calcia con forza verso la porta: Limardi non si fa sorprendere. E non si fa sorprendere neanche qualche minuto dopo, quando Diaz combina con Nocchi lanciando quest’ultima in un tu per tu con il portiere di casa: Limardi evita il 3-0 scegliendo alla perfezione il tempo dell’uscita.
Poi viene il momento di Brambilla, al rientro dall’infortunio, e di Menin. Quest’ultima, al 21’, conduce una ripartenza veloce e poi rifinisce per Tamburini, che calcia in caduta senza dare veleno al suo destro: Nardi blocca. Nell’ultimo quarto d’ora la San Marino Academy prova a schiacciare l’Arezzo, potendo contare anche sulle forze fresche di Buonamassa, nel frattempo subentrata a Puglisi.
Le linee amaranto, molto strette e ordinate, limitano però al minimo i pericoli. E quando non arrivano le giocatrici della difesa, pensa Nardi a risolvere ogni problema con le sue uscite. Succede ad esempio all’80’, quando Carlini cerca in area Barbieri con un lancio letto male dalla difesa ma non da Nardi, che anticipa senza sforzo l’attaccante di casa. Fatalmente all’Arezzo vengono concessi spazi per le ripartenze, che vengono percorsi volentieri ma quasi mai – per i recuperi della retroguardia di casa o per l’imprecisione delle toscane – sfociano in una vera e propria conclusione. L’eccezione è al 4’ di recupero, quando Tuteri lancia per Nocchi che si fa tutta la fascia prima di accentrarsi e calciare dal limite, senza però trovare lo specchio. La gara termina pochi secondi dopo. L’Arezzo ritrova una vittoria che mancava dalla trasferta di Ravenna, prossimo avversario proprio di Barbieri e compagne.
SAN MARINO ACADEMY (4-3-3): Limardi; Ladu, Gardel, Carlini, Peare; Puglisi (dal 72’ Buonamassa), Bertolotti (dal 46’ Giuliani), Carrer (dal 62’ Brambilla); Bonnín (dal 62’ Menin), Barbieri, Tamburini (dall’82’ Prinzivalli)
A disposizione: Montanari, Montalti, Manzetti, Pirini
Allenatore: Giacomo Venturi
ACF AREZZO (4-2-3-1): Nardi; Imprezzabile, Toomey, Tuteri, Lorieri; Licco, Martino (dal 46’ Paganini (62’ Lunghi)); Miotto, Razzolini, Carcassi (dal 46’ Nocchi), Diaz (dal 70’ Cagnina (dall’82’ Gnisci)
A disposizione: Holzer, Parra, Perarnau, Taddei
Allenatore: Ilaria Leoni