Credit Photo: San Marino Academy

Il terzo acquisto della campagna estiva viene dalla Sardegna, ma con una tappa intermedia a Verona. Valentina Congia, difensore classe 1998, aveva lasciato un anno fa la sua Sassari per intraprendere un’avventura al Chievo Women. E oggi il suo viaggio prosegue, conducendola fino alle pendici del Monte Titano. “Devo ammettere che lasciare la Sardegna non è stata una passeggiata.  – racconta la nuova Titana  – Ho sempre giocato per Sassari e per la mia terra. Era forte il senso di orgoglio quando scendevo in campo con quella maglia. Lo spostamento ha cambiato anche il mio modo di vedere le cose. Ho imparato a sentire un po’ meno il peso della maglia e un po’ di più il peso della squadra. È stato diverso, ma anche utile per ampliare i miei orizzonti e farmi diventare una calciatrice più matura. Tante persone, al Chievo, mi hanno accompagnato nel mio percorso. Ne ho ricavato grandi soddisfazioni, che spero di replicare anche alla San Marino Academy”.

San Marino Academy che ha suscitato ottime impressioni su Valentina negli incroci delle passate stagioni. “Da avversaria ho sempre avuto la sensazione di trovarmi di fronte ad un gruppo coeso e affiatato, sostenuto da una società molto ben organizzata. Tutto questo mi ha affascinato particolarmente e mi è stato confermato durante i colloqui di questa estate, tanto con il Direttore Sportivo quanto con la Team Manager Yesica Menin, che rappresenta la storia stessa di questa società”.

Non solo il DS e la Team Manager, però, hanno avuto un peso in questo approdo di Congia a San Marino. “Al Chievo mi sono trovata molto bene, ma sentivo che era il momento di provare un’altra avventura. Anche mister Baldarelli ha insistito molto per avermi e io sono stata contenta di accettare questa proposta. È una sfida affascinante, per la quale mi metterò in gioco come ho sempre fatto, puntando al miglior traguardo possibile”.

L’ex Chievo andrà a rinforzare il cuore della terza linea biancoazzurra. Sono un centrale difensivo di piede mancino, qualcosa di abbastanza raro perché solitamente in questo ruolo dominano le giocatrici di piede destro. Non mi spaventa l’idea di adattarmi in altre posizioni del campo, se dovesse rendersi necessario. Intendo mettermi in gioco al 100%, cercando di aiutare le compagne più giovani e trasmettendo loro qualcosa della mia esperienza, laddove potrò. Sono una persona a cui piace molto aiutare ma a cui piace altrettanto ascoltare. È la chiave per crescere”.