L’ultimo verdetto retrocessione del campionato è stato emesso. Pavia-Parma finisce 0-3, e le Azzurre ritornano in Serie C. Nove mesi soltanto è durata la permanenza nella cadetteria. La sconfitta nel “monday night” (perpetuando l’espressione dal popolare inglese) rimanda le Pavesi in Terza Divisione, ponendo fine all’avventura. E l’andazzo della gara odierna ha ricalcato quello dell’ultima gara al “Fortunati” contro la Lazio: prima chance dopo 3 minuti, ma Accoliti non è Codecà, e non può districarsi nei dribbling quando la chiudono in quattro, mentre il Parma ha un reparto offensivo incredibile. Gago, Masu e Ferin archiviano la pratica già nel primo tempo, e nella ripresa il gioco si assesta su ripartenze, miracoli di Migliazza, e attesa per il verdetto.
Dopo esserci ripetuti per sottolineare l’evento, commentiamo quella che è stata la stagione pavese. L’avvio era comunque stato positivo, con 9 punti nelle prime quattro giornate, peraltro tutti arrivati negli scontri diretti. Erano seguite 5 sconfitte consecutive, con discrete prestazioni, contro squadre più attrezzate, ma il 2023 veniva comunque chiuso con 12 punti in 11 giornate, grazie al successo di San Marino per 2-1, seguito dalla sconfitta per 2-0 a Roma contro la Lazio.
Ma qualcosa a gennaio si è rotto. Alcune cessioni hanno ridotto il numero della rosa, e non sono nemmeno state rimpiazzate. Probabilmente per una questione economica. Questo però ha fatto vacillare le certezze della squadra, immediatamente crollata 5-2 in casa contro l’Arezzo, per poi perdere con Pavia e Ternana, sino al rocambolesco 4-3 di Brescia, in cui le Pavesi si erano portate prima sul 2-0 e poi sul 3-2, fino alla sconfitta nel finale.
Il 3-1 contro la Res Roma, che ha aperto il girone di ritorno, seguito dal 5-0 di Verona e allo strano 2-2 di Ravenna, ha portato alle dimissioni di Roberto Salterio e del suo vice Carminati, con Pablo Sebastian Wergifker che era così diventato la nuova guida tecnica. Con l’argentino però, non c’è stata l’inversione di tendenza, con il Pavia che sembrava sempre più fragile. Il 2-0 sul Bologna aveva riaperto qualche speranza, unito all’immediato 2-2 di Genova, ma sono stati gli ultimi punti sin qui conquistati.
Dunque le Azzurre retrocedono in Serie B con alcune statistiche poco convincenti. Quartultimo attacco (38 gol, dei quali 16 segnati dalla sola Codecà, tra le migliori note di questa stagione assieme a Federica Migliazza), terza peggior difesa, terzultima squadra per vittorie, e tra le tre squadre più sconfitte della categoria, assieme alle altre retrocesse. Le premesse erano buone, il resto della stagione però, non è andato come ci si aspettava. Rimangono due giornate per onorare il finale di campionato. Ne approfitta comunque il Parma, che si ritrova secondo grazie all’1-1 della Ternana sulla Lazio, appaiato alle Rossoverdi, ma avanti per gli scontri diretti. La volata per il playoff inizia adesso. Colantuono intanto eguaglia i 70 punti di un anno fa col Cittadella, e per la prima volta dall’esistenza del girone unico, una squadra (appunto il Parma) raggiunge le 11 vittorie consecutive. Chievo e Lazio saranno avversarie durissime, ma le Crociate non possono mollare adesso. Per il Pavia, c’è invece la Ternana, a sua volta obbligata a cercare di fare punti per non cedere definitivamente la piazza alle dirette concorrenti.
PAVIA (4-3-3): Migliazza; Dubini (46′ Lepera), Accoliti (90′ Polillo), Semplici, Longoni (76′ Asamoah); Dugo, Cavallin, Grumelli (76′ Avallone); Zecchino, Codecà, Crevacore (90′ Ottina). All.: P. S. Wergifker
PARMA (4-3-3): Capelletti; Peruzzo, Masu, Rizza (70′ Williams), Silvioni; Beil, Ambrosi, Benedetti (82′ Ploner); Gago (72′ Distefano), Ferin (82′ Nozzi), Kongoulī (60′ Di Luzio). All.: S. Colantuono
Marcatrici: 5′ Gago, 29′ Masu, 34′ Ferin
Ammonizioni: Ambrosi (P)
Arbitro: Matteo di Sala Consilina (SA)
Note: recupero pt 1′, st 3’30”