Le nuove restrizioni in Veneto impongono un tampone a un massimo di 72 ore prima dell’evento sportivo. La società ha provato a organizzarlo, ma non ci sono i tempi tecnici per avere gli esiti.
Un fulmine a ciel sereno. Cittadella-Tavagnacco è rinviata a data da destinarsi. Decisiva la circolare Zaia. Secondo questi recenti provvedimenti, vige l’obbligo di fare un tampone al massimo 72 ore prima dell’evento sportivo per coloro che si recano in Veneto a disputare una gara. L’unica data possibile per il Tavagnacco di effettuare il test sarebbe domani, ma gli esiti arriverebbero solo nella giornata di lunedì. Troppo tardi dato che la partita si sarebbe dovuta tenere domenica alle 14.30. Non ci sono i tempi tecnici per avere in mano i certificati prima della partenza per Cittadella quindi non si disputerà l’incontro.
Le ragazze di Chiara Orlando non giocano dal 25 ottobre in occasione della vittoriosa trasferta di Vicenza. Sembrava fosse tutto avviato verso il loro ritorno in campo, invece ci vorrà ancora un po’ di pazienza. “Abbiamo provato a organizzare un tampone oggi, ma non abbiamo trovato disponibilità. Non c’è stato niente da fare” fanno sapere i vertici della società gialloblù. Il punto interrogativo sul futuro di questo torneo è sempre più grande. Altre quattro gare verranno rinviate in questo weekend e ormai la classifica è ricca di asterischi. Questa seconda ondata di diffusione del virus ha messo in difficoltà l’intero movimento. Così è difficile andare avanti. Anche nei giorni scorsi si era parlato di introdurre una regola che non lasciasse spazio a interpretazioni. Il ritorno in campo del Tavagnacco quindi dovrebbe avvenire in Coppa Italia contro l’AS Roma il prossimo fine settimana con data e orario ancora da definire ufficialmente.
Credit Photo: Upc Tavagnacco